Rottamò i banchi a rotelle della Azzolina: preside condannata a risarcire 38mila euro di danni…

8 Mar 2023 19:17 - di Marta Lima

Trentottomila euro di danni da risarcire allo Stato per aver rottamato 40 banchi “a rotelle”, dopo il lockdown. La preside di una scuola del Veneto, il liceo di Venezia, “Benedetti-Tommaseo”, a causa di una presunta impossibilità a utilizzare i banchi a rotelle, decise di gettarli nell’immondezzaio, affidandole a una ditta di rifiuti ingombranti.  Eravamo nell’ottobre del 2021, ancora in piena emergenza Covid, ne nacque un caso mediatico, polemiche, scambi di accuse politiche. Nei giorni scorsi per la dirigente è arrivata la condanna al risarcimento dalla Corte dei Conti.

Banchi a rotelle inutilizzabile: i motivi della decisione

Ai giornali locali,  Sebastiano Marascalchi, il rappresentante legale di Rete Srl, Recuperi tecnologici, la ditta incaricata di prelevare il materiale destinato allo smaltimento, raccontò: “La scuola, per la verità, ha tentato di regalare questi banchi a vari enti; insieme a del gel che lasciava una patina sulle mani e non risultava adatto per gli studenti. Il gel è stato donato, i banchi non li ha voluti nessuno e non c’è stata altra scelta che la discarica”. La dirigente scolastica veneziana Stefania Nociti aveva sostenuto di non aver mai ordinato quei banchi a rotelle, poi rottamati dall’istituto ma era arrivata la smentita dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e il trasferimento della docente, giustificato con il “mutamento d’incarico per casi eccezionali”. L’ex provveditorato regionale, parallelamente, aveva avviato un’indagine volta ad approfondire l’accaduto, che si era conclusa con una sanzione pecuniaria per la dirigente scolastica.

Nei fatti, comunque, quei quaranta banchi non erano mai stati utilizzati nella struttura scolastica: la preside, dal canto suo, spiegò come le dimensioni dei banchi – più ampi delle sedute monoposto – impedissero il normale svolgimento delle lezioni, creando situazioni di scomodità per gli alunni. L’ex ministra Azzolina, recentemente, si è difesa dalle accuse di aver fatto sprecare soldi allo Stato con i banchi a rotelle in un suo libro, “La vita insegna”: “Servono per praticare un tipo di didattica innovativa in cui si cerca di non avere più la cattedra e i banchi messi a falange, ma si organizzano gruppi di lavoro”.

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