Roma, la brutale aggressione a sfondo razziale contro il bengalese Ahmed fu opera di un gruppo di rom
Così La Verità ricostruisce i fatti. “Il 13 novembre 2022 un commando di sei o sette ragazzini guidato da Kevin Hadzovic, ventitreenne senza fissa dimora (che ha indicato la dimora fittizia di via Modesta Valenti, indirizzo anagrafico convenzionale, ossia non reale, che, però, consente il pieno godimento dei diritti di cittadinanza) e indicato come «recidivo», dopo le 2 sale su un autobus della linea notturna. Hadzovic si rivolge ad Ahmed, che aveva appena finito il suo turno di lavoro in un ristorante del centro insieme a un collega, con queste parole: «Bangladino di merda, stai zitto coglione, devi portare rispetto». Poi si avvicina a un millimetro da Ahmed, lo guarda fisso negli occhi e gli sputa in faccia. Ahmed non reagisce. E a quel punto sarebbe partito il primo pugno al volto. Alla fermata Aracoeli, l’autista interrompe la corsa e apre le porte per far scendere i ragazzi violenti. Che, però, spingono fuori anche la vittima. E continuano ad accanirsi contro di lui. L’autista cade a terra. E partono i calci. L’inquietante scena si chiude con il lancio di una bottiglia di vetro e il furto del cellulare. Quando l’autista del bus scende per aiutare Ahmed, i ragazzini fuggono. La vittima finisce in ospedale, dove gli refertano una contusione allo zigomo sinistro e una ferita lacero contusa al cuoio capelluto. Sette giorni di prognosi”.