“Ricordate Capalbio?”: bastano poche parole a Bocchino per stroncare Furfaro sui migranti (video)

17 Mar 2023 11:23 - di Adriana De Conto
Boccchino Furfaro

Questa storiella “io ero dall’altra parte, io non c’ero” non attacca. A PiazzaPulita – puntata del 16 marzo su La7- Italo Bocchino inchioda Marco Furfaro sul tema migranti. Il direttore editoriale del Secolo d’Italia usa calma, fatti e ironia per fronteggiare il “plotone” d’esecuzione che ogni giovedì Corrado Formigli allestisce contro Meloni e il suo governo. Al centro del dibattito sono le politiche migratorie dell’esecutivo. Il deputato dem attacca ma Bocchino ha buon gioco: “La Francia prende con il lazzo i migranti e ce li butta nei boschi alla frontiera di Ventimiglia”, dice spiegando il gioco sporco di Macron. “La Spagna non li vuole”, aggiunge. E cita i numeri di  “una ricerca che parla di 900 milioni di persone che vogliono migrare. Cosa facciamo? – domanda Bocchino a Furfaro -: ce li prendiamo tutti? È questa la politica del Pd?”.

Migranti: Bocchino imbarazza Furfaro

E qui attacca la sua pantomima il dem Furfaro: stavamo da tutt’altra parte.  “Dal 26 febbraio abbiamo una leader che stava da tutt’altra parte quando sono state fatte le politiche migratorie del Pd. Non eravamo d’accordo, si sono rivelate inefficaci”, si difende parlando della segretaria Schlein che all’epoca di Mennitti al Viminale contestava quella linea politica sull’immigrazione. Eh no, troppo facile, puerile politicamente. Questa affermazione innesca Italo Bocchino. Si fa una grande risata: “Allora adesso risolve tutto. Ma quindi disconosci la storia del tuo partito?”. Un tu per tu serrato. Il bello arriva dopo, come si può ascoltare e vedere in due momenti della trasmissione.

Migranti, “Ricordate Capalbio?”: Bocchino annichilisce la sinistra

Bocchino rinfresca la memoria a Furfaro e telespettatori ricordando il nulla fatto dal Pd di governo in materia:  “In dieci anni di governo di centrosinistra non si sono occupati di nulla: hanno solo detto sì facciamo entrare tutti tanto poi magari gli diamo lo Ius Soli, li facciamo votare così recuperiamo pure un po’ di soldi. Oppure li mettiamo in fila dandogli un regalino e li facciamo votare alle primarie, com’è successo a Napoli”. Un fiume in piena. Furfaro è in difficoltà, in imbarazzo. Formigli chiama la pubblicità. Ma non finisce qui.

“Ricordate Capalbio? Contro 50 rifugiati la sinistra fece le barricate”

In studio c’è ancheGiorgia Linardi, attivista pro-migranti, che difende le associazioni non governative e attacca il governo. Spiega il direttore editoriale del Secolo d’Italia: “Intanto è sbagliato parlare di guerra alle ong”  Il loro lavoro “è molto importante, ma non deve essere di supporto ai trafficanti di esseri umani. Non si può fare. Non si può aspettare il loro arrivo e caricare i migranti. Oltretutto – prosegue incalzato da Corrado Formigli – vanno redistribuiti”. Quindi la stilettata finale, con un episodio del passato rievocato da Bocchino che rimane l’emblema dell’ipocrisia della sinistra: “Vorrei ricordare che quando si decise di mandare a Capalbio 50 rifugiati la sinistra radical chic fece le barricate contro di loro. L’Italia ha bisogno di flussi regolari, non di porti aperti. La clandestinità è criminogena”. Annientati con una parola…

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