Pd e sinistra in piazza contro la legge che vieta di riconoscere i figli dei gay nati con l’utero in affitto

15 Mar 2023 15:59 - di Robert Perdicchi

Ieri era arrivato il no del prefetto al sindaco Sala sul riconoscimento alla nascita dei figli delle coppie gay e lesbiche, oggi Pd e sinistra annunciano la mobilitazione di piazza contro… la legge, che è quella a cui fa riferimento il prefetto Saccone, che ha operato su impulso del ministero dell’Interno. L’interruzione del riconoscimento, relativa ai nuovi atti di nascita, recepisce la sentenza n. 38162 della Corte di Cassazione a Sezione Unite del dicembre scorso. In quell’occasione, i giudici avevano stabilito che i bambini nati all’estero con la maternità surrogata «dovessero essere riconosciuti in Italia come figli di entrambi i genitori con l’adozione in casi particolari, che richiede l’approvazione di un giudice, e non con la trascrizione all’anagrafe».

Il no al riconoscimento dei figli dei gay sancito dalla Cassazione

Il sindaco Sala, invece, a partire dallo scorso luglio, aveva ricominciato a rilasciare i certificati anagrafici con due madri, intervenendo di fatto in prima persona sulla questione a causa del vuoto normativo sulle famiglie gay e lesbiche lasciato da parlamento e governo. Ma a metà gennaio, sulla questione era intervenuto il Viminale che – tramite una circolare indirizzata ai prefetti – aveva ribadito lo stop della Cassazione alle trascrizioni dei certificati dei figli di due padri nati all’estero con maternità surrogata, sollecitandoli inoltre a fare comunicazione ai sindaci. Sabato a Milano la sinistra scenderà in piazza per  “ribellarsi” a questa decisione.

Il Senato al centro delle polemiche

La commissione Politiche europee del Senato ieri aveva bocciato la proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. La risoluzione della maggioranza, contraria alla proposta di regolamento e presentata dal relatore, il senatore Giulio Terzi (FdI), era passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Compatte sul no, e sulle polemiche, tutte le opposizioni.

La manifestazione “arcobaleno” di sabato a Milano

‘Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie’, è lo slogan della comunità Lgbt+, che dà appuntamento a sabato prossimo (ore 15) davanti alla sede della Prefettura di Milano. “Il Governo, in questi giorni, sta mostrando una discreta furia nella modalità di approcciarsi alle persone Lgbt+. Abbiamo avuto quasi contemporaneamente la circolare del prefetto di Milano che, in maniera un po’ intimidatoria, ha costretto il Comune di Milano ad arrestare una parte della registrazioni delle famiglie arcobaleno e il parere negativo in Senato da parte della maggioranza di governo alla proposta di regolamento Ue che cerca di tutelare le famiglie arcobaleno in tutti i paesi membri con il noto ‘certificato europeo di filiazione’. Un parere che si unirà a quelli di Ungheria e Polonia. Un segnale chiaro: il governo sta facendo tutto quello che può per contrastare la possibilità dei bambini e delle bambine delle famiglie arcobaleno di veder riconosciuti i propri diritti in Italia e all’estero”, spiega all’Adnkronos Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, dopo la pressione del governo sul Comune di Milano affinché interrompa le registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali. “Dopo qualche mese, il governo ha cominciato a scoprire il suo vero volto, a ‘fare fuoco’ contro i diritti Lgbt+, un atteggiamento preoccupante, se non sadico nei confronti della comunità arcobaleno”, conclude Piazzoni.

Il Pd va in piazza contro “la destra omofoba”

Al corteo si unirà anche il Pd: “Sabato saremo al fianco della comunità Lgbtqia+, del movimento arcobaleno, della comunità tutta, manifesteremo davanti alla prefettura per i diritti dei figli e delle figlie delle famiglie arcobaleno. A Palazzo Marino abbiamo dato inizio a questa battaglia giusta perché non esistano famiglie e bambini di serie B”, recita una nota congiunta la deputata e segretaria metropolitana Silvia Roggiani e il consigliere comunale e responsabile Diritti del Pd Milano Michele Albiani. “Contro questo governo miope e inumano -si legge nella nota- saremo in tantissime e tantissimi. Fermiamo questo attacco ai diritti, fermiamo questa destra che continua a minacciare il buon lavoro dei Comuni in cui governa il buonsenso”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *