Pavia, una lite per le bollette degenera e finisce in tragedia: 25enne nigeriano muore accoltellato

3 Mar 2023 20:50 - di Redazione
lite per le bollette

Una lite per le bollette si trasforma in una tragedia. Ancora… Succede tutto ieri sera a Mortara, in provincia di Pavia: due inquilini litigano con la padrona di casa per luce e gas. Interviene il figlio e accoltella uno dei due, che muore poche ore dopo in ospedale. I carabinieri sono intervenuti alle 21.45, dopo la segnalazione di una lite tra un italiano di 46 anni e due nigeriani, di 31 e 25, all’interno di una cascina, lungo la strada provinciale per Olevano.

Pavia, una lite per le bollette degenera: 25enne nigeriano muore accoltellato

Al loro arrivo, i militari hanno trovato solo il 46enne, pluripregiudicato, e la mamma di lui, di 67 anni, che ha riferito ai carabinieri di essere stata aggredita verbalmente e fisicamente poco prima dai due nigeriani. I quali si erano presentati alla sua porta di casa, protestando con veemenza di non avere luce e gas in casa. A quel punto la donna avrebbe gridato per cercare l’aiuto del figlio, che abita nella casa di fianco. L’uomo, andato in soccorso della madre, ha avuto una violenta colluttazione con i due, ferendo con un’arma da taglio il 25enne.

Il fendente all’addome sferrato dopo una violenta colluttazione

Dopo questo episodio, i due nigeriani si sarebbero allontanati a bordo di una bicicletta in direzione Mortara, ma all’altezza del distributore del gas, il giovane ferito si è accasciato a terra. Soccorso dall’auto-ambulanza giunta sul posto, il 25enne è morto questa mattina all’ospedale di Pavia, a causa delle ferite lacero contuse ricevute all’addome. Il connazionale 31enne ha immediatamente indicato ai militari il figlio della padrona di casa come l’autore dell’accoltellamento.

L’amico della vittima indica ai militari il figlio della padrona di casa come l’autore dell’accoltellamento

Così, questa mattina i carabinieri del Radiomobile di Vigevano hanno effettuato un sopralluogo nella cascina, alla presenza del 46enne, del suo avvocato e del pm di turno, per effettuare i rilievi tecnici. Ricercare elementi di prova. E sentire testimoni con cui ricostruire la vicenda. Inoltre, durante il sopralluogo – riferiscono i carabinieri in una nota – sono state repertate alcune tracce di sangue e sequestrati alcuni oggetti atti a offendere. Oltre al telefono del figlio della padrona di casa, per il quale il magistrato di turno ha disposto il fermo di indiziato di delitto. L’uomo sarà trasferito nel carcere di Pavia.

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