Negazionismo sulle foibe e sostegno a Cospito nelle università: interrogazioni parlamentari di FdI

23 Mar 2023 19:36 - di Redazione
Foibe Cospito università

“Le università italiane non possono trasformarsi in luoghi dove veicolare battaglie contro il 41 bis, legittimazione verso anarchici, che stanno mettendo a ferro e fuoco le città, e teorie negazioniste sul massacro delle Foibe. A Pavia il 15 marzo scorso si è tenuta la presentazione del libro ‘Lotta continua-Niente da dimenticare’ presentata dall’autore Guido Viale (ex dirigente di lotta continua a Torino) e Franco Bolis altro leader del movimento”. In una nota i due deputati di Fratelli d’Italia Chiara La Porta e Fabio Roscani stigmatizzano la deriva violenta che sta prendendo piede in diversi atenei.

Roscani e LaPorta: interrogazioni parlamentari

La legittimazione della violenza anarchica sta creando una tensione sociale che non si respirava dagli anni di Piombo. Così come la “glorificazione” di Lotta Continua, il movimento – lo ricordiamo – che affermava che uccidere un fascista non è reato. Non esattamente da portare ad esempio. Eppure non è bastato il docufilm apologetico mandato in onda su  Rai Play e  su Rai 3, tratto dal libro I ragazzi che volevano fare la rivoluzione di Aldo Cazzullo. Il libro presentato all’università di  Pavia prosegue in questo solco. Con la “mitizzazione” di un’ esperienza – si legge- “della scoperta di una socialità libera, al di fuori degli schemi ufficiali, sia del governo che dell’opposizione; sia della cultura accademica sia di quella della sinistra ufficiale; sia della gerarchia di fabbrica sia di quella sindacale, sia del potere istituzionale sia della tradizione del movimento operaio”. Nessun accenno alle violenze.

Negazionismo sulle foibe e sostegno a Cospito: i casi Padova e Pavia

La stessa legittimazione sta avvenendo per gli “amici” di Cospito e del mondo anarchico.  Grave che ciò stia avvenendo all’interno delle università. “E’ un fatto grave che l’inizio dell’evento di Pavia sia stato accompagnato dall’esortazione nei confronti di Alfredo Cospito a non abbandonare la battaglia contro il carcere duro”. Ma c’è un altro grave episodio che si allinea con Pavia. “Oggi sempre all’Università di Padova si terrà la presentazione del libro ‘E allora le foibe?’ presentata dall’autore Eric Gobetti: un testo che minimizza fino a negare l’eccidio di italiani per mano delle brigate di Tito. Su questi due episodi, utilizzati dagli organizzatori per la diffusione di idee violente e pericolose, abbiamo depositato due distinte interrogazioni parlamentari al ministro dell’Università e della Ricerca. Per capire se intende avviare le necessarie verifiche ed adottare eventuali provvedimenti”, annunciano i parlamentari di Fratelli d’Italia.

Fdi sulle barricate

Sulla questione si è spesa anche la deputata di Fratelli d’Italia, Elisabetta Gardini. Si appella all’Università di Padova affinché non conceda spazi al convegno sulle foibe tenuto dallo storico Eric Gobetti- apprendiamo dal Mattino di Padova– . Il rischio di «negazionismo» sulle foibe e sull’esodo italiano dall’Istria e dalla Dalmazia non può essere veicolato all’interno di un ateneo. Gobetti “Sarebbe una persona da ignorare se non fosse che questo incontro organizzato dal collettivo Spina ha luogo in una sala dell’università, che evidentemente ha dato il suo via libera. La stessa università che ha dato una laurea a Norma Cossetto, studentessa vittima di questa tragedia”, ha ricordato Gardini.  Critica  Giulia Stevanato, studentessa eletta rappresentante degli studenti dell’Università di Padova e membro dell’Esecutivo Nazionale di Azione Universitaria: “Mi chiedo come sia possibile che la stessa università che ha conferito la laurea Honoris Causa a Norma Cossetto, studentessa uccisa e infoibata dai partigiani titini e simbolo della tragedia delle foibe, sia la stessa che autorizza convegni di questo tipo. Credo che sia doveroso, da parte dell’università stessa e da parte delle associazioni studentesche di sinistra, prendere le distanze da tutto questo”. Bene fanno Roscani e La Poreta a presentare un’interrogazione.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *