Migranti, Ciriani: “L’Italia salva vite ogni giorno. Dalla Schlein opposizione pregiudiziale”

13 Mar 2023 12:00 - di Federica Argento
Migranti Ciriani

Il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani non ci sta proprio a sentire chiamato in causa il governo di responsabilità e di disumanità. E respinge le accuse al governo Meloni sui migranti lanciati dalla sinistra e dai socialisti europei. Dopo l’ennesimo naufragio al largo della Libia le opposizioni so partite all’assalto e stanno continuando. «L’Italia sta soccorrendo decine e decine di navi e barconi ogni giorno. Mi pare strumentale continuare a puntare il dito verso di noi che, invece, avevamo visto giusto. Il governo è impegnato in ogni modo per salvare queste persone, ma è impossibile garantire la sicurezza a tutti. Ciò dimostra che l’Italia non può essere lasciata sola». In un’intervista al Corriere della Sera oggi in edicola Ciriani aggiunge:  «Nessun decreto è mai stato blindato. Martedì in Senato il testo inizierà il suo iter. E il Parlamento può sempre migliorare il testo. È già avvenuto. Può accadere anche questa volta se l’approccio è costruttivo», spiega il ministro.

Ciriani: “Il governo ha visto giusto. Strumentali gli attacchi”

In questo momento parlare di appoggio costruttivo da parte della sinistra è una pia illusione. I naufragi di migranti sono per l’opposizione un terreno di scontro pregiudiziale. Infatti, Ciriani non è ottimista «dalle prime dichiarazioni mi pare che Elly Schlein abbia un atteggiamento di opposizione pregiudiziale. Vedremo», aggiunge. Quanto ai dubbi dal Quirinale sull’abolizione dei permessi di protezione speciale, Ciriani fa sapere: «Non ne sono al corrente. Il tema è delicato. Non c’è in nessun Paese europeo. Occorre trovare il discrimine tra la protezione di chi davvero rischia e un ombrello che consenta a tutti di entrare in Italia e restarci. Siamo aperti a proposte. Ma non può diventare un grimaldello».

Ciriani: “E’ diffamatorio affermare che il governo sia responsabile”

Prosegue il ministro: «I soccorsi in mare sono sempre garantiti. Se qualcuno pensa che ci sia volontà, colpa o dolo del governo nelle tragedie accadute si assuma la responsabilità di dire qualcosa fortemente diffamatorio». Concorda con quanto affermato dal sottosegretario Mantovano sulla Bossi-Fini: «Ha le sue ragioni. Al di là del decreto, per sua natura è urgente, c’è un problema più generale. C’è un contesto geopolitico diverso, a cominciare dalla Libia, l’Ucraina e il rischio siccità… E come ha rilevato Mantovano ormai è una legge Arlecchino».

Migranti, Ciriani: “Dall’Ue un’approccio ancora troppo formale”

Il presidente Ue, il francese Michel, ha risposto alla richiesta di aiuto di Meloni. Per Ciriani, però, l’approccio dell’Europa all’emergenza, è ancora troppo formale. “C’è ancora molto da fare perché l’Ue prenda consapevolezza del problema. C’è un approccio troppo formale. Distante ancora da soluzioni globali. Ma se l’Ue non si rende conto che l’immigrazione è un problema continentale rischiamo di vederlo peggiorare”. Poi stronca le opposizioni che hanno attaccato il premier Meloni  perché non ha fatto visita alle vittime.  «Il presidente Meloni ha dato un segnale molto forte portando tutto il Consiglio dei ministri a Cutro. E ne ha illustrato il senso politico: lotta senza quartiere agli scafisti, veri responsabili delle stragi; e riapertura di canali regolari per l’immigrazione, con priorità a chi ha una formazione e quote riservate ai Paesi che combattono il traffico di esseri umani. Il doveroso omaggio alle vittime lo abbiamo fatto di fronte alla targa a loro dedicata. Ma qualsiasi cosa avessimo fatto avrebbero detto che era tardiva e insufficiente».

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