Meloni per Fedriga: il voto in Friuli importante per il centrodestra e per il governo (video)

31 Mar 2023 20:14 - di Redazione

Giorgia Meloni è intervenuta solo in video alla chiusura della campagna elettorale per Massimiliano Fedriga a Udine in vista del voto di domenica e lunedì in Friuli. “Sono mortificata – ha esordito la premier – non ce l’ho fatta, solitamente riusciamo, stavolta ho fallito e sono mortificatissima, ma confido che mi perdonerete perché non possiamo fare più di quel che stiamo facendo. Quello di domenica e lunedì è un voto importante per il centrodestra, per il governo ma soprattutto per i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

“Noi uniti e compatti, l’opposizione mostra nervosismo…”

Quindi la battuta: “Anche Massimiliano come me ha iniziato a fare politica a 15 anni, non so se anche lui si chiede ogni tanto ‘chi me lo ha fatto fare?’”. E poi ha promesso che entro fine anno il governo porterà a casa la riforma in senso presidenziale dello Stato italiano.

“In questo governo – ha continuato accennando alle polemiche mediatiche – siamo uniti e compatti, nonostante quello che scrivono i giornali, quello che i commentatori dicono di noi. Io a volte leggo i giornali e mi arrabbio, ma poi penso che scrivono cose che non sono vere e perché non hanno altro. Anche le opposizioni, li vedo nervosetti ma lo capisco, lo capisco eh…”. “Perché – ha aggiunto – dov’è il disastro che doveva profilarsi all’arrivo del governo di centro destra? Dov’è l’isolamento internazionale atteso? Mi pare che il nostro protagonismo in politica estera sia sotto gli occhi di tutti, ma penso che sia sotto gli occhi di tutti anche il rispetto con il quale veniamo guardati dalle altre nazioni che sanno che devono fare i conti con noi ma che possono contare su di noi. Dov’è il nervosismo dei mercati?”.

“Noi non ci fermiamo, arriveranno altre riforme”

“Noi non ci fermeremo – ha aggiunto – Nelle prossime settimane arriveranno in Consiglio dei ministri altre riforme fondamentali per i prossimi decenni”.  “L’autonomia differenziata può rappresentare – ha spiegato – una sfida per far crescere i territori, una sfida, uno stimolo a colmare il divario infrastrutturale, sanitario ed economico che esiste oggi non solo tra le regioni, ma anche tra diverse aree degli stessi territori di una regione”.

Il governo è al lavoro per rimodulare il Pnrr

Meloni dunque ribadisce che intende governare processi di cambiamento di largo respiro. Perché gli italiani non hanno votato il centrodestra “per mantenere lo status quo. Noi siamo stati scelti perché la gente crede che possiamo liberare le energie migliori di questa nazione, perché spera che abbiamo la forza per fare quello che nessun altro ha avuto il coraggio di fare, perché sperano che abbiamo la forza di andare fino in fondo e l’abbiamo.”

Ha infine affrontato anche la questione del Pnrr: “Il governo sta facendo un lavoro capillare, certosino, per rimodulare un PNRR che non abbiamo scritto noi, quel che noi stiamo facendo altro non è che cercare di renderlo compatibile con quello che era stato scritto, ma anche con le priorità nuove per la nostra nazione a partire dal tema della sicurezza energetica. Quindi è un programma ambizioso e mi fermo qui. Gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno, però se c’è una cosa che non ci manca è il coraggio”.

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