Macron assediato in Francia “apre” alla Meloni: faccia a faccia e prima intesa sui migranti

24 Mar 2023 7:55 - di Robert Perdicchi

Un’ora e quaranta, a tu per tu. Macron e Meloni si sono visti dopo cena, a tu per tu, senza mediatori e delegazioni ufficiali, nell’albergo che li ospita a Bruxelles dove entrambi sono per il Consiglio europeo: il primo faccia a faccia, dopo tante incomprensioni, quello di ieri sera tra il premier italiano e il presidente francese, il primo dall’ottobre scorso e dopo le tensioni seguite al tema dei migranti. E proprio sui migranti, e sull’allarme lanciato dalla Meloni al Consiglio europeo, Macron ha promesso l’impegno della Francia, dopo tante incomprensioni, accuse e atteggiamenti sprezzanti da Parigi.

Un faccia a faccia senza delegazioni ufficiali

L’incontro è avvenuto nell’albergo di Bruxelles dove entrambi alloggiano. Il premier e il presidente si sono incontrati faccia a faccia, con al centro il tema portato dalla Meloni in Europa: l’allarme migranti, con la possibile “invasione” di migliaia di clandestini dalla Tunisia in caso di instabilità politica. Macron, in difficoltà all’interno della Francia per la protesta sulle pensioni, ha scelto la linea del “dialogo” sul fronte della politica internazionale, aprendo alle richieste della Meloni.

Ieri pomeriggio il premier italiano aveva lanciato ungrave avvertimento” ai colleghi capi di Stato e di governo sui rischi che si corrono se la situazione in Tunisia dovesse peggiorare. C’è il rischio, aveva ammonito durante il suo intervento al Consiglio Europeo, che arrivino “900mila” persone che l’Italia non è in grado di “accogliere”.

La nota dell’Eliseo sull’incontro tra Macron e Meloni

Le reazioni dall’Eliseo al faccia a faccia tra Macron e Meloni sono positive: “L’incontro a Bruxelles tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni è stato un’occasione per discutere le opportunità di cooperazione su questioni importanti per entrambi i Paesi, come la migrazione, l’industria e lo spazio”,  riferiscono fonti dell’Eliseo al termine del bilaterale, sottolineando che il presidente francese e il premier italiano hanno parlato anche della “necessità di continuare a lavorare per la sovranità europea, sia in termini di politica industriale, per garantire la competitività dell’Unione, che di energia, per assicurare la decarbonizzazione delle loro economie”. Anche sul tema della guerra il feeling sembra ritrovato.

Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, si sottolinea, “hanno ribadito la loro determinazione a sostenere l’Ucraina di fronte all’aggressione russa e hanno accolto con favore l’accordo raggiunto per fornire agli ucraini le munizioni e i missili di cui hanno bisogno grazie all’industria europea”, fa sapere ancora l’Eliseo.

Le proteste in Francia proseguono anche oggi

Oggi è prevista una nuova giornata di protesta in Francia contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. Lo hanno annunciato i sindacati. “Il forte rifiuto di questo progetto da parte della società è legittimo e bisogna continuare a farsi sentire”, ha dichiarato Marylise Léon, vicesegretaria generale della Cfdt citata dall’emittente Bfmtv. Ieri, nella nona giornata di protesta in oltre 300 città, sono stati circa 1.089.000 i manifestanti secondo il ministero dell’Interno, di cui 119.000 a Parigi. Sono invece 3,5 milioni, secondo la Cct, le persone che hanno protestato ieri.

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