La festa “alternativa” delle donne alla Fondazione An: “Siamo piccoli modelli di libertà”

8 Mar 2023 9:27 - di Antonella Ambrosioni
Donne in campo Fondazione An

Donne in campo – Ieri, oggi, domani: la festa “alternativa” delle donne in casa della Fondazione Alleanza Nazionale è stata un successo, come ogni anno: festa, balli e un tavolo istituzionale e professionale con donne di prim’ordine hanno impreziosito momenti di autentica commozione e riflessione. A fare gli onori di casa il  vicepresidente della Fondazione An, Antonio Giordano: “Sono un femminista convinto”, dice, un “femminista ‘vero'”, specifica riferendosi alle donne “meravigliose” della sua famiglia. E di tematiche femminili si è parlato in questa serata promossa dalle riviste Realtà Nuova di Domenico Gramazio, dal Comitato donne 7 marzo diretto da Sabrina Valletta, da Rivolta ideale e dal Cenacolo degli intellettuali scomodi. Una serata “che porta bene” alle donne della destra e che richiama quella di tre anni fa  quando “premiammo la Meloni per il libro “Io sono Giorgia”, ricorda Gramazio. Ebbene, oggi si è realizzato il sogno: con Giorgia Meloni presidente del Consiglio, prima donna premier e prima donna di destra a Palazzo Chigi, alla guida della Nazione. Una festa nella festa per tutta la nostra comunità umana e politica.

“Donne in campo”: la dedica ad Anita Garibaldi

“Donne in campo” è stata dedicata a una grande donna della storia del Risorgimento: ad Anita Garibaldi. Presente nella Sala convegni della Fondazione An il pronipote dell’Eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi, che si è commosso di fronte alla rievocazione risorgimentale con balli in costume che ha fatto da cornice originale alla serata. Quindi l’Inno nazionale, cantato a squarciagola da tutti i presenti. (“L’unico inno in cui si invoca Dio”, fa notare Garibaldi). Dunque, le donne. Due imprenditrici, quattro esponenti di FdI impegnate nei municipi di Roma, in costante rapporto con il territorio, tematiche sociali e familiari. Hanno parlato in nome delle donne “vere”, quelle che cercano soluzioni politiche e non slogan alle difficoltà che incontrano nel  conciliare tutto. Il direttore del Tg2, Maria Antonietta Spadorcia, anche lei ormai di casa, parla di “piccoli modelli di libertà” rappresentati singolarmente nel vissuto quotidiano da ogni donna. Una libertà che dovrà essere accompagnata da una vera libertà di pensiero e di espressione, che ancora latitano.

Spadorcia: “Siamo piccoli modelli di libertà”

Spadorcia ha ricordato le parole del premier alla Sala delle donne alla Camera: abbiate coraggio, non aspettate che qualcuno vi assegni dei ruoli, ma prendeteveli. Un inno alla consapevolezza di valere qualcosa e di combattere per affermarlo. E’ infatti stato questo il filo conduttore di “Donne in campo”. In campo in tutti i sensi. Imprenditrici e politiche: quando scendono in campo non ce n’è per nessuno: due imprenditrici, Mariastella Giorlandino e Giusy Giambertone, ognuna con il proprio carico familiare, hanno raccontato il loro vissuto. Il senso del limite? Mai, dicono entrambe: lavoro, professionalità, femminilità conciliate sempre con fatica e coraggio. Parla poi Emanuela Mari, neo-eletta al consiglio regionale per FdI. Ha promesso che alla Pisana si batterà per proporre misure ad hoc per favorire i tempi di lavoro e quelli familiari. Determinata com’è, siamo molto fiduciose che ci riuscirà. E poi Daniela Gallo, consigliera del I Municipio a Roma: “Mi ritengo una patriota, una sentinella del territorio. Siamo in minoranza -dice del Municipio targato Pd- ma passione e determinazione sopperiscono al dato numerico”.

Professionalità e famiglia

Applausi per  Vanessa Borsari (XI Municipio), vicepresidente della Commissione Pari Opportunità, che  ha promesso una targa per Pamela Mastropietro. E molto si batterà per contrastare la violenza sulle donne. Valentina Torresi (XIV  Municipio) si esprime contro il principio delle Quote rosa – antica battaglia delle destra- a favore del merito acquisito sul campo; e Isabella Felici, consigliera a Sacrofano conferma: politica, famiglia, tempo libero. Conciliare il tutto e farsi valere è possibile. E la politica potrà aiutare in meglio. Questo l‘impegno di ognuna di loro. Proposte, non slogan che durano lo spazio di un mattino.

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