Guarda come gongola. Il “Fatto”: «Schlein e Conte a Firenze in nome dell’antifascismo»

2 Mar 2023 13:52 - di Valerio Falerni
antifascismo

Prove tecniche di reciproco annusamento in nome dell’antifascismo. Proprio così: dopodomani a Firenze, Elly Schlein si troverà fianco a fianco di Giuseppe Conte. “Galeotta” sarà la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a sostegno della preside Annalisa Savino, autrice di una lettera-commento sui recenti scontri tra studenti di opposte fazioni che non è piaciuta al ministro Valditara. Non sembrerebbe proprio una grande notizia (l’Italia abbonda di slogan scanditi a pugno chiuso), ma al Fatto Quotidiano non pare vero poterla gridare a pieni polmoni: «Schlein inizia dall’antifascismo».

Il giornale di Travaglio ne dà il lieto annuncio

Il giornale di Marco Travaglio gongola a buon diritto. L’elezione della giovane italo-svizzera con passaporto americano è anche un po’ merito suo. Provate solo a immaginare quanti lettori del Fatto (nonché elettori del M5S) domenica scorsa sono accorsi ai seggi del Pd solo per fare un dispetto agli iscritti di quel partito che avevano a stragrande maggioranza votato per Stefano Bonaccini. E adesso pretendete che quel giornale se ne stia mogio mogio ora che la prima uscita pubblica della neo-leader la conduce diritta tra le braccia di Conte? E, per giunta, in uno di quegli appuntamenti a base di antifascismo e Costituzione in cui è l’arte della supercazzola a spadroneggiare e in cui entrambi sembrano eccellere?

La supercazzola dell’antifascismo per unire Pd e M5S

Neanche per sogno. È proprio in contesti come quelli sindacal-costituzional-resistenzialisti che germogliano le migliori idee. O qualcuno può dubitare che il volto di Landini non sia in grado di sprigionare un’ispirazione – chessò – per un’iniziativa Schlein-Conte sulla scuola pubblica (in realtà della sinistra e quindi privata)? Più lei che lui, c’è da sperare, visto che non dovrebbe sapere molto dell’argomento, avendo studiato più che altro all’estero. Attendiamo fiduciosi. Ironie a parte, di certo i due non si lasceranno sfuggire l’occasione per scartavetrare la ruggine accumulatasi in questi anni tra Pd e 5Stelle. Dopotutto, l’antifascismo serve proprio a questo.

P.S. A proposito di supercazzole, una di calibro formidabile si trova proprio nella lettera della Savino, laddove si legge che «i fascisti chiusero in carcere Antonio Gramsci fino alla morte». È falso: Gramsci morì al Quisisana di Roma, dove era ricoverato da poco meno di due anni e dove era giunto proveniente da una clinica di Formia. Domanda: una così può pretendere di insegnarci la storia?

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