Gli anarchici annunciano un presidio sotto la sede di FdI a Milano: “Fascisti e assassini”
Prosegue la strategia vittimista di Alfredo Cospito e delle sua difesa, che dopo la conferma del 41 bis da parte della Cassazione ora annuncia di voler ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo. «Faremo ricorso alla Cedu», ha detto in una conferenza stampa al Senato l’avvocato Flavio Rossi Albertini, secondo il quale Cospito, «non comunicando con l’esterno da nove mesi, non può essere istigatore di proteste e azioni violente». E ciononostante in nome di Cospito e nell’alveo della battaglia che conduce dal carcere, gli anarchici continuano a minacciare, intimidire, mettere in campo azioni violente e ad alto rischio: l’ultima delle quali è l’annuncio di un presidio, domani, davanti alla sede di FdI in corso Buenos Aires a Milano, divulgato attraverso un manifesto in cui “Fratelli d’Italia” è scritto capovolto o, meglio, interpretando le loro intenzioni, a testa in giù.
Il delirante comunicato degli anarchici sul presidio contro FdI a Milano
Secondo gli anarchici, «i fascisti della Meloni che sono da mesi al governo non sono soltanto i responsabili politici della condanna a morte del compagno, ma anche – si legge in un comunicato diffuso sui social da Galipettes Milano – di tutte quelle morti che “ordinariamente” avvengono all’interno delle carceri italiane, delle centinaia di morti che lo Stato assassina quotidianamente sul posto di lavoro, nelle guerre imperialiste finanziate e appoggiate anche dall’Italia, delle morti sui confini e nel mar Mediterraneo». «Andiamo a gridare tutta la nostra rabbia sotto le finestre di questi assassini», è la conclusione della delirante nota.
Fidanza: «Non ci facciamo intimidire»
«Non ci faremo intimidire né trascinare in questa spirale. Difenderemo l’Italia, lo Stato e le istituzioni con la forza delle nostre idee e della nostra libertà», ha commentato il capodelegazione di FdI al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, sottolineando che l’«orrendo manifesto» che annuncia il presidio è «scritto a testa in già per evocare piazzale Loreto» e «le righe che accompagnano il manifesto sono ancora peggiori». «Ecco il risultato del fanatismo di una minoranza, ma anche di tanti cattivi maestri che istigano all’odio», ha commentato Fidanza.
La tesi della difesa: Cospito trasformato in un simbolo, ma lui non c’entra
Per la difesa di Cospito, però, lui con tutto questo non avrebbe nulla a che fare. «Il fisico è estremamente provato, ha perso circa 50 kg. Ritenere che possa dare ordini, un evidente ossimoro per un anarchico, gli fa vivere questa condizione detentiva al 41bis come una violenza ed è determinato ad andare avanti», ha affermato il legale, nel corso della conferenza stampa cui ha partecipato anche l’ex senatore dem Luigi Manconi. «Faremo ricorso alla Cedu», ha proseguito il legale, spiegando che si sta valutando la procedura d’urgenza. Secondo l’avvocato di Cospito, alcuni soggetti non meglio identificati lo avrebbero «fatto diventare un simbolo e probabilmente se questa storia dovesse proseguire ulteriormente, rafforzeranno ancora di più il simbolo. Ma qualcuno l’ha determinato, l’ha voluto, e oggi questo si è realizzato: non è una questione addebitabile a Cospito».
L’anarchico: «Pronto a morire contro il 41 bis»
Sul fatto che lui non impartisce ordini, dunque, in sostanza che quanto combinano gli anarchici non gli sarebbe imputabile, ha insistito anche lo stesso Cospito in una lettera letta dall’avvocato. «Il più grande insulto per un anarchico è quello di essere accusato di dare o ricevere ordini. Quando ero al regime di alta sorveglianza avevo comunque la censura e non ho mai spedito pizzini, ma articoli per riviste anarchiche: mi era permesso di leggere quello che volevo, di evolvere», ha scritto Cospito, assicurando di essere «pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis».