Giurì d’onore, Donzelli non ha leso l’onorabilità dei deputati dem. La lagna del Pd non approda a nulla

15 Mar 2023 19:39 - di Redazione
Donzelli

“Le parole utilizzate nel suo intervento in Aula” dal deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli, “seppure con toni che appaiono politicamente aspri, intendevano essere testimonianza di una preoccupazione riguardo ad eventuali effetti indiretti su un affievolimento dell’istituto di cui all’articolo 41 bis nei confronti del Cospito. E pertanto non lesive dell’onorabilità dei deputati del Pd Serracchiani, Lai e Orlando“. È quanto rileva la relazione approvata dal Giurì d’onore della Camera, letta dal presidente Sergio Costa in Aula, chiamato a verificare se le affermazioni dell’esponente di Fdi nella seduta del 31 gennaio scorso avessero leso l’onorabilità dei colleghi Dem, a proposito della loro visita in carcere ad Alfredo Cospito.

Foti: così si pone fine a un’inutile polemica alimentata dal Pd

Giovanni Donzelli non commenta con i cronisti la relazione del Giurì d’onore ma i colleghi di Fratelli d’Italia che erano con lui in Aula durante la lettura della relazione di Sergio Costa descrivono Donzelli come “sereno e determinato”. La conclusione della relazione è stata accompagnata da un applauso del gruppo di Fdi. C’è soddisfazione da parte dei colleghi di Donzelli e da parte del capogruppo Tommaso Foti che dichiara: “La relazione conclusiva del giurì d’onore mette fine ad un’inutile polemica alimentata dal Pd. A nome del gruppo di Fdi alla Camera esprimo la più totale vicinanza al collega Giovanni Donzelli sul quale nessuno di noi ha mai dubitato. Con buona pace di chi ne aveva addirittura chiesto le dimissioni”.

Il Giurì d’onore: la visita alle carceri è prerogativa dei parlamentari

Il Giurì d’onore ha ricordato anche, nella relazione finale, che “il diritto d’accesso agli istituti carcerari espressamente previsto dall’articolo 67 dell’ordinamento penitenziario costituisce una delle prerogative proprie del mandato parlamentare e rappresenta un vero e proprio diritto-dovere di ciascun membro del Parlamento. Andare a visitare un detenuto non vuol dire in alcun modo automaticamente condividerne le ragioni o sostenerlo in qualsiasi forma”.

L’incoraggiamento alla lotta contro il 41 bis

Donzelli aveva accusato i parlamentari in visita a Cospito di incoraggiare l’anarchico nella sua lotta al 41 bis. “Nel corso dell’istruttoria -si sottolinea ancora nelle conclusioni della commissione- è stato possibile verificare che i deputati Serracchiani e Lai non hanno mai richiesto con dichiarazioni pubbliche la revoca nei confronti del Cospito della misura. Per quanto attiene al deputato Orlando sono stati invece rilevati taluni elementi fattuali di riscontro, avendo egli esplicitamente richiamato l’appello sottoscritto da giuristi e intellettuali in cui si chiedeva la revoca dell’applicazione dell’articolo 41 bis al Cospito e avendo egli espresso le proprie perplessità tramite social media”.

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