Foti ad Agorà: Meloni sta attuando il programma voluto dai cittadini. E sulla Flat Tax smaschera il M5S
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ospite della trasmissione Rai, Agorà, all’indomani della partecipazione di Giorgia Meloni al congresso della Cgil, sottolinea portata storica e significato politico del gesto, che inquadra nel più strutturato complesso dell’azione del governo e del suo approccio ai grandi temi in agenda. «Ritengo sia un fatto epocale che un Presidente del Consiglio di destra vada al congresso del sindacato più a sinistra della Nazione. Meloni ha un dovere: quello di attuare un programma elettorale di una coalizione politica che ha avuto grande consenso da parte dei cittadini».
Foti ad “Agorà”: «L’intervento della Meloni alla Cgil ha siglato una pagina storica»
E ancora. «Quando si rappresenta il governo – precisa Foti – bisogna cercare di trovare il minimo comune denominatore per avviare un dialogo, come ha fatto il premier. E dialogo non vuol dire compromesso. Infatti il Presidente ha fatto un intervento coraggioso, senza cedere su temi a lei cari come reddito di cittadinanza e salario minimo. Da quando governa la Nazione ha avuto 20 incontri coi sindacati: il che significa avere un’attenzione verso il mondo del lavoro non indifferente». Un passaggio storico, ribadisce quindi l’esponente di Fdi, quell’ingresso del premier di centrodestra dall’entrata principale – a dispetto del protocollo – a mostrare anche plasticamente di non temere “fischi” o proteste. E che, unitamente alla promessa di un «ascolto senza pregiudizi», hanno dimostrato una volta di più, e sul campo, l’approccio sinergico e costruttivo messo in campo dall’esecutivo a guida Meloni. E annunciato da subito.
Meloni alla Cgil, Foti: «Ha illustrato la sua proposta per creare lavoro e dare futuro alle nuove generazioni»
«Siamo stati abituati negli ultimi anni ad avere coalizioni che non avevano all’origine una legittimazione da parte degli elettori – spiega non a caso Foti, ospite su Raitre –. Il centrodestra è un blocco sociale trasversale. Non si può pretendere che in 5 mesi si risolvano problemi decennali come la mancata crescita: ma il premier Meloni è andata al congresso della Cgil per illustrare la sua proposta per creare lavoro e dare futuro alle nuove generazioni». A riguardo, allora, il capogruppo di Fdi alla Camera aggiunge anche ulteriori delucidazioni a margine della riforma fiscale. Un punto sul quale Foti chiarisce: «L’obiettivo principale della riforma fiscale é la riduzione del carico fiscale e realizzare un rapporto tra cittadino e fisco che non sia di sudditanza, ma molto più trasparente e semplificato».
E sul fisco: «L’obiettivo della riforma è la riduzione del carico fiscale»
Non solo. «É altrettanto importante riportare a un quadro chiaro di tre aliquote Irpef con delle definizioni di deduzioni e detrazioni chiare. L’Ires inoltre riduce la tassazione sulle imprese purché vi siano nuovi investimenti, tra cui nuove assunzioni, e con la condizione che gli utili non siano utilizzati per attività estranee all’impresa. Così si crea il lavoro. Siamo all’inizio dell’iter parlamentare della riforma, quindi le critiche di oggi sono solo pregiudiziali. Eredi di una sinistra rosso antico». Così come, a proposito di pregiudiziali di stampo dem, Foti dal talk politico di Agorà tiene a fare chiarezza sulle polemiche insorte in seno al tema dell’Autonomia. Un punto cruciale sul quale il capogruppo di Fdi alla Camera puntualizza: «L’autonomia differenziata è prevista dalla nostra Costituzione. E vi è stata introdotta da un governo di centrosinistra».
Autonomia, «un decentramento amministrativo ben impostato potrà dare risultati migliori dell’attuale disordine»
Aggiungendo poi a stretto giro: «Per Fratelli d’Italia l’unità nazionale viene prima di ogni altra cosa. È un valore come l’identità nazionale. Ma un decentramento amministrativo, per la cui approvazione serve la metà più uno dei parlamentari, se ben impostato potrà dare risultati migliori dell’attuale disordine che regna in alcune regioni».
La stoccata al M5s: «Votò la flat tax al governo. Noi non abbiano mai votato il Reddito di cittadinanza»
E non ancora tutto. Foti in tv, rispondendo al vicepresidente del gruppo M5S al Senato Alessandra Maiorino, ha anche l’occasione di togliersi un sassolino dalla scarpa. Come di dimostrare a chiare lettere coerenza e linearità dell’azione politica di Fdi e governo. Una affidabilità che, ha rilanciato l’esponente di Fdi, altre forze politiche a tutt’oggi non sono in grado di dimostrare. «Il Movimento Cinque Stelle – ha dichiarato allora Foti al riguardo – ha votato la flat tax quando era al governo: aveva introdotto la cedolare secca. Noi invece, al contrario di quanto sostenuto dalla collega Maiorino, non abbiamo mai votato il Reddito di cittadinanza. Che, come noto, abbiamo sempre combattuto come misura assistenzialista».