Fiere di Milano e Parma, nasce il “polo” agroalimentare nel segno di Crédit Agricole. Lollobrigida: “Intesa storica”

9 Mar 2023 16:33 - di Redazione

Via libera allo storico accordo tra Fiere di Parma e Milano per una gestione armonizzata delle loro manifestazioni dedicate al settore agroalimentare, ovvero Cibus e Tuttofood. Nasce così un “polo nazionale” enogastronomico ed agroalimentare fondato su una partnership industriale e su un incrocio azionario, visto che Fiera Milano diventa il secondo azionista privato di Fiere di Parma, con una quota del 18,5%, dopo Crédit Agricole Italia, che detiene il 26,44%. Insieme a Unione Parmense degli Industriali, quota dell’6,88%, si consolida dunque un accordo tra i soci privati che hanno guidato la società Ducale negli ultimi 14 anni la quale, da ora, gestirà entrambe le manifestazioni con il partner storico di Cibus: Federalimentare.

Intesa industriale con la “benedizione” politica del ministro Lollobrigida

Un’operazione di natura industriale, ma con risvolti inevitabilmente politici, fortemente voluta non solo da tutti i soci di Fiere di Parma e da Fiera Milano, ma anche sollecitata dai diversi soggetti coinvolti nella promozione del Made in Italy Agroalimentare, come i ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, delle Imprese e del Made in Italy, dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Agenzia ICE.

Proprio sulla valenza “politica” dell’intesa si è espresso il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida: “Oggi ho avuto questa positiva notizia sul sistema fieristico, che due importanti fiere di Parma e Milano stanno lavorando a un grandissimo evento sull’enogastronomia e sulle nostre produzioni di eccellenza”, ha detto commentando la nascita dell’unica piattaforma fieristica made in Italy per l’agroalimentare. Secondo Lollobrigida è importante che “in Italia le nostre fiere che si facevano la guerra facciano sistema” ha aggiunto intervenendo all’evento degli Ambasciatori del Gusto a Cavalese in provincia di Trento ‘Immaginare il futuro è potere‘. “Se fate sistema riuscirete a fare concorrenza a Francoforte, a Stoccarda, a Londra, a Barcellona e questo significa far crescere un quadro economico tenendo insieme i vari pezzi”, ha concluso Lollobrigida.

La soddisfazione dell’azionista Crédit Agricole

“Come azionisti siamo convinti dell’importanza dell’accordo con Fiera Milano perché permetterà a Fiere di Parma e Cibus di proseguire nel loro percorso di sviluppo internazionale: investimenti e capacità di guardare al futuro sono elementi essenziali per continuare ad accompagnare al successo il mondo dell’Agroalimentare italiano”, ha dichiarato Giampiero Maioli (nella foto in alto), Responsabile di Crédit Agricole in Italia. “Come banca siamo orgogliosi di aver contribuito fattivamente a scrivere questo nuovo capitolo insieme a tutti i soggetti che, come noi, vedono nell’intesa un risultato importante e un’opportunità irrinunciabile per il settore fieristico italiano e per le imprese del settore. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di questa operazione, che sicuramente porterà valore al nostro Paese”.

Il percorso iniziato molti anni fa da Parma

“Alla conclusione di questo lungo percorso e di questo straordinario risultato – ha dichiarato Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma– non dimentico quando in piena pandemia nell’autunno 2020, Giampiero Maioli , ceo di Credit Agricole Italia, Enrico Pazzali, Presidente della Fondazione Fiera Milano, Carlo Bonomi Presidente di Fiera Milano e il nostro Ceo Antonio Cellie mi parlarono di questa loro visione di unire le due piattaforme dell’Agroalimentare Italiano, come da tanti anni tutti gli operatori auspicavano, per valorizzare sempre di più e in modo coordinato le produzioni tipiche del Made in Italy e, coinvolgendomi, diedero vita al progetto che oggi si realizza.  Sono anche convinto che l’ingresso nel capitale sociale di Fiere di Parma del principale operatore fieristico italiano produrrà altre significative e fruttuose sinergie. Per tali ragioni, mi sento di dover ringraziare tutti i Soci Pubblici e Privati di Fiere di Parma, il nostro CDA e la nostra struttura che hanno reso possibile, con il loro apporto determinante, questo accordo”.

“Federalimentare accoglie con grande soddisfazione l’accordo Cibus-Tuttofood – ha affermato  invece il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino – in quanto concorre alla visione di creare maggiori sinergie in Italia tra tutti gli attori del nostro sistema alimentare. Le opportunità di crescita sono sui mercati internazionali, e grazie a Cibus-Tuttofood potremo contare su eventi fieristici di ancor più alto livello e visibilità che rafforzeranno la competitività del Made in Italy alimentare all’estero”.

Luca Palermo (Fiera di Milano): “Vogliamo creare un sistema fieristico italiano”

La prospettiva dell’intesa tra Milano e Parma è quella di lavorare ad ampio raggio su una programmazione fieristica che giochi di sponda sulle due realtà così importanti. “La nostra visione è ambiziosa: creare un sistema delle fiere italiane, coordinate tra loro, che mantenga l’attenzione al territorio ma diventi più forte ed attrattivo per gli operatori esteri – dice l’amministratore Delegato e Direttore Generale di Fiera Milano, Luca Palermo – . E’ il momento per far sì che le nostre filiere industriali trovino in Italia la loro casa e che siano sempre meno incentivate a rivolgersi a manifestazioni fieristiche estere. E’ in questa visione che si inserisce la partnership con Fiere di Parma, puntando a rafforzare il posizionamento internazionale congiunto in una filiera strategica come quella dell’agroalimentare, creando una manifestazione fieristica in grado di competere con le principali fiere europee, ponendosi come obiettivo quello di portare a “Tuttofoodpowered by Cibus” un numero sempre crescente di espositori e visitatori internazionali. Sebbene la creazione di un campione nazionale nel comparto fieristico agro-alimentare sia il principale scopo del progetto, non si esclude la possibilità di realizzare ulteriori sinergie tramite l’integrazione e il coordinamento comune dei portafogli degli eventi non Food di Fiera Milano e Fiere di Parma, proseguendo nella nostra ambizione di fare sistema con l’obiettivo di portare il Made in Italy nel mondo”.

Gli investimenti del colosso francese

Crédit Agricole Italia nel corso degli ultimi anni ha contribuito allo sviluppo delle Fiere di Parma con un investimento diretto nel capitale di 21 milioni euro e con finanziamenti diretti per circa 35 milioni di euro erogati a partire dal 2010. Nell’autunno 2020 Crédit Agricole Italia ha inoltre contribuito a trovare una prima intesa tra Fiera Milano e Fiere di Parma su questo progetto comune dedicato all’Agri Agro, per la realizzazione di un unico grande polo per l’industria agroalimentare italiana, che la aiutasse a proiettarsi in una dimensione ancora più internazionale, con vantaggi per tutti i soci e i territori.

Secondo una nota del gruppo bancario, con l’operazione annunciata oggi “sarà possibile unificare la regia delle principali manifestazioni fieristiche italiane legate al “Food”, sviluppando le capacità di organizzazione degli eventi su larga scala da parte di Fiere di Parma confermandone il ruolo di attore principale del mondo fieristico del settore Agri-Agro.

Inoltre, verrà generata una comune piattaforma fieristica europea multipolare nel comparto agro-alimentare, costituita da “Cibus Parma”, evento iconico per il “Made in Italy” alimentare e i suoi territori e che si terrà sempre a Parma e da “Tuttofoodpowered by Cibus”, manifestazione che continuerà a essere organizzata a Milano, ove potrà accogliere una platea espositiva ampiamente internazionale e, quindi, competere con le omologhe manifestazioni europee (Anuga di Colonia e Sial di Parigi), consentendo a “CIBUS” di specializzarsi e di perfezionare sempre di più il suo ruolo di boutique del “Made in Italy” con un’attenzione particolare ai prodotti DOP ed IGP di cui l’Italia è leader.

Aumenteranno inoltre le economie di scala rafforzando il posizionamento internazionale di TuttoFood, nonché sfruttando il potenziale sinergico complessivo con Fiere di Parma nei confronti degli operatori economici e dei visitatori. Verranno infine realizzati investimenti importanti sul complesso fieristico di Parma, sia a livello di spazi espositivi sia di infrastrutture, in grado di generare riflessi economici positivi anche su tutto l’indotto del territorio.

I numeri di Crédit Agricole in Italia e in Francia

Crédit Agricole Italia nel settore agroalimentare può contare su un’expertise storica. In Francia le Casse Regionali del Crédit Agricole sono leader assoluto sul settore Agri, con 8 agricoltori clienti su 10 ed un’esposizione complessiva di impieghi per quasi 35 mld di euro. Anche in Italia Crédit Agricole riveste un ruolo centrale sul settore Agroalimentare ed il settore è centrale nel nostro nuovo PMT 2025.

 Crédit Agricole Italia è seconda in Italia per numero di clienti e la terza per volume di impieghi nel settore, con 6 miliardi di euro, presidiando il settore Agri-Agro attraverso un modello distributivo specialistico, con una Business Unit a livello direzionale, gestori e specialisti dedicati presenti sul territorio ed una filiera creditizia specializzata.

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