Economia, crescono Pil e occupazione: tra gennaio e febbraio creati oltre 100mila posti di lavoro
Sono tornati a crescere Pil e occupazione, in un clima di fiducia da parte delle imprese che da ottobre continua a migliorare. I segnali positivi per la nostra economia arrivano da due distinti report, che analizzano l’andamento del mercato del lavoro e del Prodotto interno lordo e dai quali emerge come entrambi gli indicatori siano stati supportati da quella riduzione dei prezzi dell’energia su cui si sono profusi gli sforzi del governo.
Tra gennaio e febbraio creati oltre 100mila posti di lavoro
In particolare, per quanto riguarda l’occupazione è la nota congiunta di Bankitalia, ministero del Lavoro e Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, l’Anpal, a riferire che dopo la frenata dell’ultima parte del 2022, nei primi due mesi dell’anno si è registrata una accelerazione del lavoro dipendente. Tra gennaio e febbraio, infatti, sono stati creati oltre 100mila posti al netto delle cessazioni, circa un terzo in più rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. La domanda di lavoro, chiarisce la nota, è stata trainata soprattutto dai servizi.
La crescita dell’occupazione trainata da servizi e industria
Ma, beneficiando del calo dei prezzi dell’energia, si è rafforzata anche la dinamica nell’industria. La crescita dell’occupazione, evidenzia l’analisi, si è finora concentrata nella componente a tempo indeterminato, grazie anche alle numerose trasformazioni di contratti a termine. Nei prossimi mesi la ricomposizione della forza lavoro verso impieghi stabili potrebbe essere meno intensa: la quota dei contratti a tempo determinato, sul totale delle assunzioni, sta infatti lentamente aumentando.
A febbraio torna a crescere anche il Pil
Oltre all’analisi sull’occupazione, oggi è arrivata anche quella sul Pil elaborata per l’agenzia di stampa Adnkronos dalla Fondazione Tor Vergata, diretta da Beniamino Quintieri, attraverso il suo Osservatorio Faini, creato in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze, che elabora e commenta, ogni mese, i risultati del Pil reale per singolo mese. L’aggiornamento della stima del prodotto interno lordo reale mensile di febbraio indica un recupero dell’attività economica a 0,2% rispetto al mese precedente (m/m), dopo tre mesi di lieve di contrazione. Il tasso di variazione tendenziale resta all’1,4%, invariato rispetto a gennaio.
Il ruolo della riduzione dei costi energetici
Dunque, dopo la contrazione della produzione industriale in gennaio (-0,7% m/m) a seguito del marcato aumento in chiusura d’anno, la crescita del Pil in febbraio rispecchia il miglioramento degli indicatori più recenti. Anche in questo contesto si registra il peso della riduzione dei prezzi dell’energia: all’incremento della produzione elettrica si è accompagnato un aumento dei consumi elettrici industriali. Le prospettive di graduale ripresa del settore troverebbero inoltre conferma anche nell’andamento degli indicatori qualitativi.
Bene Pil e occupazione. E la fiducia di imprese e consumatori continua ad aumentare
L’analisi rileva anche che il clima di fiducia delle imprese manifatturiere si stabilizza dopo tre mesi di incrementi, sostenuto dal nuovo miglioramento delle attese di produzione e dei giudizi sugli ordini. Ad esso si accompagna l’incremento dell’indice Pmi (52,0 da 50,4). Anche sul fronte dei servizi si registrano indicazioni positive. A gennaio, l’attenuazione delle spinte inflazionistiche ha favorito l’incremento del volume delle vendite al dettaglio, e il miglioramento del clima di fiducia del commercio al dettaglio di febbraio ne prospetta una prosecuzione di tale dinamica. Continua a migliorare da ottobre il clima di fiducia dei consumatori e l’indice Pmi dei servizi segna un nuovo, moderato aumento (51,6 da 51,2) in febbraio.