Divorzio breve: da oggi meno di un anno per dirsi addio. Ma i tribunali già scoppiano
Tempi più brevi per il divorzio, meno di un anno per dirsi addio. Con una corsia ‘preferenziale’ per i casi di maltrattamenti e violenza di genere. Da oggi, 1 marzio, entra in vigore la riforma Cartabia, che prevede un unico procedimento per separazione e divorzio.
Divorzio breve, accorpamento con la separazione
Entro 90 giorni il giudice istruttore dovrà fissare la prima udienza, anche se aumenteranno i documenti da presentare. Come già succede è necessaria una panoramica sulla situazione reddituale che si attiva da subito. Al primo incontro con il giudice la coppia dovrà andare ‘con le carte in mano’. È prevista una condanna per risarcimento danni per il genitore o il coniuge che dovesse eventualmente nascondere i propri redditi.
Sulla carta i tempi si dimezzano
L’unificazione di separazione e divorzio vede concordi i tecnici. I problemi nasceranno, invece, sul carico di lavoro che dovranno smaltire i tribunali. Sulla carta, sottolineano, i tempi si dimezzano, ma nella realtà bisognerà vedere “in corso d’opera”. La rapidità è ancora tutta da costruire. Perché qualsiasi riforma della giustizia è condizionata dalla coperta troppo corta del personale. Mancano 3mila magistrati, lamentano gli avvocati, che già temono il fallimento. L’obiettivo è quello di seppellire i tempi biblici attuali. Come nel caso di una coppia romana che ha aspettato 12 anni per avere la separazione.
Canale a parte per i casi di violenza di genere
La riforma prevede un canale a parte per i fascicoli che meritano un attenzione particolare perché collegate a violenza di genere. La tendenza concorde è anche quella di ascoltare i minori con le tutele necessarie per evitare traumi e ricadute psicologiche.