David Cronenberg compie 80 anni: bilanci e ossessioni del regista de “La Mosca”
Il regista canadese David Cronenberg compie 80 anni. Dopo aver scritto una gran quantità di racconti fantascientifici, comincia a dedicarsi al cinema realizzando quattro cortometraggi e i suoi primi due lungometraggi a bassa distribuzione: Stereo (1969) e Crimes of the Future (1970). Nel 1975 scrive e dirige Il demone sotto la pelle, primo film ad avere una regolare distribuzione e a essere programmato anche in Italia. Attraverso tutto l’arco della sua carriera, il cinema di Cronenberg muove da tematiche sociali verso un’analisi dell’interiorità umana (come in A History of Violence).
I suoi primi film si incentrano sulla modifica del corpo umano da parte di scienziati, e si risolvono in un’anarchia sociale. Più avanti Cronenberg comincia ad interessarsi all’angoscia interiore dei protagonisti frutto dello sconsiderato progresso della scienza (Brood-La covata malefica, Scanners, Videodrome). In un periodo più tardo lo scienziato stesso è trasformato dalla sua stessa arroganza nel film più famoso del regista, La mosca. Questo percorso culmina in Inseparabili, in cui due gemelli ginecologi condividono ogni cosa nella vita e si lasciano trascinare in una spirale di co-dipendenza e uso di droga.
La successiva produzione di Cronenberg si rivolge maggiormente a temi psicologici come il contrasto fra realtà soggettiva e oggettiva: Il pasto nudo, dal romanzo di William Burroughs, sull’arte come esplorazione dei meandri mentali, in questo caso sotto l’effetto di psichedelici. E eXistenZ, sull’illusione, il gioco, il moltiplicarsi dei livelli di realtà. Quindi M. Butterfly, sull’amore impossibile e sul desiderio come elaborazione cerebrale, e Spider: sul tormentato mistero della malattia psichica.
Nel 2022, Cronenberg torna alla regia di un lungometraggio con Crimes of the Future, opera che segna il suo ritorno al filone del new horror che gli diede il successo. Il film viene presentato al Festival di Cannes 2022.
(Italpress)