Con la Meloni al governo spunta anche il delegato Pd alla Resistenza. Caccerà i tedeschi dall’Italia?

20 Mar 2023 13:12 - di Hoara Borselli

Una buona politica dovrebbe essere quella che identifica le priorità del Paese e di chi lo popola, coglierne i problemi e possibilmente trovare delle soluzioni. Meno ideologia e più pragmatismo dovrebbe essere alla base di un approccio costruttivo.
È ciò che deve aver pensato, al contrario, Domenico Rossi, neosegretario regionale del Partito Democratico per il Piemonte. Come prima mossa ha ben pensato di istituire una nuova e imprescindibile delega alla Resistenza e alla Costituzione.
Ecco quello di cui si sentiva l’impellente necessità.
Se ne sentiva veramente l’esigenza? Del resto è un po’ di tempo che in Italia si è scatenata una offensiva contro i partigiani. Possibile che nessun partito avverta il bisogno di organizzare strutture e gruppi a loro difesa? La risposta dei soliti fascisti ideologizzati e melonisti, è veramente banale . Dicono: ormai di partigiani ne sono rimasti pochissimi. Beh, non è vero. C’è ne sono ancora almeno cinque: uno in Romagna, uno in Toscana, uno in Liguria e addirittura due in Piemonte. Che facciamo? Li lasciamo alla mercé degli squadristi?
E poi, scusate, c’è la questione dei valori. I valori della Resistenza. Per esempio? Beh, il valore principale è legato all’obiettivo numero uno: cacciare i tedeschi dall’Italia. Respingerli al di là del Brennero. Non mi direte che è roba inattuale. L’Italia è piena di tedeschi. Brulicano indisturbati. La fanno da padroni!
E poi c’è la questione di Salò. Vero che Mussolini è morto. Probabilmente sono morti anche Pavolini e Bombacci. Ok. Ma Salò è sempre lì, sulla riva del lago. Vogliamo ignorare il dato geografico? Vogliamo sottovalutarlo? È da irresponsabili ed è assurdo che il Pd di Roma, e quello di Pistoia, di Imperia, di Milano, ignorino il problema. Si nascondano dietro un dito. Per fortuna il Pd torinese non si fa infinocchiare dai nostalgici e affronta di petto la questione.
Una bella delega che sarà assunta da Ilaria Gritti, consigliere circoscrizionale di Torino e cuperliana della prima ora.
Perché, come dice Rossi, “sono convinto che ci sia un pezzo della nostra destra, anche una parte di quella che sta al governo, che ancora non ha fatto i conti con il passato e ancora fa fatica a sostenere che il fascismo è stato il male assoluto e che si può essere di destra e antifascista”. No segretario, qui se c’è una persona che non ha fatto i conti con le realtà è lei, che, evidentemente incapace di affrontare il presente ha necessità di aggrapparsi al passato.

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