Carceri, Delmastro: “Il governo rafforza sicurezza e legalità”. E annuncia nuove assunzioni per contrastare il disagio
«Sono intimamente convinto che per un trattamento degno di questo nome dobbiamo avere il pieno organico degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, perché è con il pieno organico che si contrastano i disagi che ci sono all’interno dei circuiti detentivi. Il centrodestra al Governo sta rafforzando sicurezza, legalità e ordine negli istituti penitenziari per il tramite di assunzioni ed extra assunzioni. Siamo, però, al paradosso che mancano le strutture fisiche dove formare i neo assunti: abbiamo più agenti da formare che strutture in grado di accogliere queste importanti immissioni in ruolo che stiamo operando». Così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, a margine della visita alla Casa Circondariale di Piacenza. «Anche qui in Emilia Romagna è emersa la necessità di avere un direttore e un comandante per ogni istituto. Ho garantito che entro dicembre avremo un direttore per ogni istituto. E che entro il marzo del prossimo anno – ma spero anche prima – avremo un comandante per ogni istituto. Questo vuole dire avere una catena di comando precisa quando ci sono degli eventi critici che possono essere arrestati tempestivamente e chirurgicamente», ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia.
«Altro problema emerso è quello della mancanza dei protocolli di intervento. Quando vi furono le terribili rivolte del marzo del 2020, uomini e donne della polizia penitenziaria entravano per ripristinare ordine, legalità e sicurezza, e non sapevano fin dove si dovevano spingere. Oggi – ha sottolineato Delmastro – la politica ci mette la faccia. E sono ormai in via di definizione i protocolli per gli eventi critici. I protocolli per la media sicurezza. E i protocolli per l’alta sicurezza. Inoltre, stiamo pensando anche a un gruppo di pronto intervento come in Francia, dove gli Eris hanno un negoziatore che entra e negozia, poi esce. Se necessario, quindi, interviene un gruppo che ha dotazioni e formazione specifica, anche nell’interesse dei detenuti rivoltosi. Abbiamo scoperto che questo modello ha abbattuto le rivolte in carcere. Per quanto riguarda le dotazioni, ho assicurato che abbiamo ordinato migliaia di kit antisommossa e guanti anti-taglio. Ovverosia, stiamo finalmente dotando gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria di quelle dotazioni necessarie per non sentirsi più figli di un dio minore», ha concluso.
(Italpress).