Bonelli ridicolo: va a Cutro per speculare contro il governo e il treno si rompe. Lui frigna: “Colpa di Salvini”

11 Mar 2023 14:04 - di Alberto Consoli
Bonelli Cutro

Il peggiore come sempre è Angelo Bonelli. Anche se oggi la “malasorte” si è abbattuta su di lui (viaggio in treno complicato, come capita e capiterà a ogni comune mortale), non riusciamo proprio ad entrare in empatia con le sue vicissitudini ferroviarie. “Stamattina mi stavo recando a Steccato di Cutro per partecipare alla manifestazione in ricordo delle vittime del tragico naufragio ed è stato un viaggio nell’abbandono delle Ferrovie italiane“. Narcisisticamente il co-portavoce nazionale di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra ne fa un’ odissea personale. E scopre per la prima volta che prendere un treno per recarsi al sud può avere qualche problemino. Bonelli non lo sapeva. Il suo racconto è da ridere. Nell’intento di andare a Cutro a speculare sulle vittime e sulle bare dei naufraghi, insieme a Cobas, Usb e Cgil, il viaggio gli rimane sullo stomaco. Poteva mai mancare alla manifestazione contro il governo indetta per oggi, sabato, da sinistra e collettivi di studenti; dalla Cgil e da associazioni non governative?  Certo che no.

Bonelli va a Cutro alla manifestazione antigovernativa ma il treno si rompe

Il Bonelli si mette in viaggio. “Prendo alle ore 6.50 alla stazione di Napoli centrale il treno regionale 5577 direzione Cosenza. Dopo 20 minuti di viaggio il treno si ferma in mezzo alle campagne – perché si rompe. Rimaniamo fermi per due ore, quando arriva un treno regionale che affianca il treno rotto. Viene fatto il trasbordo con i passeggeri che saltavano dal treno e salivano sull’altro treno passando per le traversine dei binari. A quel punto si ritorna a Napoli , dove c’è un altro treno regionale, il 5581 che parte alle 9.42 direzione Cosenza”. Immaginiamo la sua nevrosi, non sarà abituato. Per chi usa spesso il treno è la normalità, e nn solo per i treni verso il Sud dell’Italia. Ma per Bonelli è una novità. “Arrivati alla stazione di Battipaglia il capotreno ci comunica che c’è un guasto e che non sa prevedere la partenza. Salgo su un altro treno, il n.8863 che parte alle ore 11.20 con ritardo da Battipaglia. Dopo altri 10 minuti si ferma nuovamente a Capaccio scalo”. Gli dice proprio sfiga. Proprio oggi.

La frustrazione di Bonelli

Frustrato, si sfoga. Se il treno si rompe è colpa di Salvini. Da ridere. “Il ministro Salvini invece di occuparsi del Ponte sullo Stretto di Messina, si dovrebbe occupare di far funzionare le ferrovie e i treni regionali”, conclude Bonelli.  “Siamo di fronte all’esempio di come l’Italia sia divisa in due, e questo è un esempio di come si potrebbe aggravare la situazione dei trasporti con l’autonomia differenziata”. “Da cittadino che usa sempre i treni e i mezzi pubblici trovo intollerabile l’assenza d’investimenti sul materiale rotabile nel nostro Paese; e delle condizioni vergognose in cui si trovano a viaggiare i pendolari”. Un fallo di frustrazione. Chi usa solitamente treni e mezzi pubblici conosce bene i disservizi frequenti. Non millanti quello che non è…

 

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