Anarchici, sparuto gruppetto sotto la sede di FdI a Milano: “I soliti coccolati da Sala e dalla sinistra”

2 Mar 2023 20:43 - di Roberto Frulli
ANARCHICI IN PRESIDIO CONTRO IL 41 BIS E IN SOLIDARIETA' CON ALFREDO COSPITO SOTTO_SEDE_FDI_FRATELLI_D'ITALIA_MILANO

Sono appena qualche decina gli anarchici che si sono presentati sotto la sede milanese di Fratelli d’Italia, in corso Buenos Aires 15, per manifestare solidarietà ad Alfredo Cospito, il detenuto anarchico da quattro mesi in sciopero della fame contro il 41 bis, ma anche per protestare contro il naufragio di clandestini a Steccato di Cutro, definito, dai manifestanti, “una strage di Stato”.

La nota via commerciale, particolarmente trafficata a quest’ora, è presidiata da camionette di polizia e carabinieri, così come il portone d’ingresso dello stabile in cui ha sede Fratelli d’Italia, all’interno della quale le luci sono accese.

I manifestanti anarchici si sono fermati dall’altra parte della strada, all’angolo tra corso Buenos Aires e via Omboni, dove hanno affisso cartelli contro “41 bis, carceri, lavoro, guerre, confini. Stato assassino. Al fianco di Alfredo. Al fianco e di chi lotta”. E ancora: “Il 41 bis è tortura, lo stato stragista non ci fa paura. Fuori Alfredo dal 41 bis, fuori tutti dal 41 bis”. Sono questi alcuni degli slogan intonati dai manifestanti, che stanno distribuendo volantini e hanno ricordato al megafono il prossimo appuntamento, la manifestazione prevista sabato 4 marzo a Torino.

Siamo qua fuori dalla sede di Fdi per due motivi: perché questo partito al governo è il primo responsabile della condanna a morte di Alfredo Cospito. Lo Stato si è palesato ancora una volta per quello che, un assassino torturatore”, ha detto un uomo dal megafono, venendo al secondo motivo della protesta, “quello che è accaduto pochi giorni fa a Cutro”, i cui “i responsabili sono quelli dietro a questa schiera di poliziotti. Sono loro i responsabili delle morti in mare. E non solo Fratelli d’Italia, ma anche il Pd, con i decreti Minniti”. Riferimenti sono stati fatti anche al “sistema di oppressione” arrivato durante la pandemia, con lockdown, coprifuoco e greenpass.

Un altro presidio, in contemporanea davanti alle carceri di Rebibbia femminile e Regina Coeli, per chiedere ancora una volta l’abolizione del 41 bis ad Alfredo Cospito, è previsto per giovedì 9 marzo alle 17. A firmare la locandina i “compagni e le compagne” che rinnovano l’appello “Fuori tutti dalle galere“.

Tra una coccola e l’altra da parte di Sala e della sua Giunta, gli anarchici dei centri sociali occupano abusivamente, organizzano cortei, feste e tutto ciò che gli viene voglia di fare senza alcuna autorizzazione – dice il consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano, Francesco Rocca. – Tanto sanno di essere tollerati dal centrosinistra che, ogni volta che dovrebbe dedicare loro parole di condanna, gira la testa dalla parte opposta fingendo di non vedere“.

“E continuano ad essere tollerate – aggiunge Rocca – anche le loro esaltazioni della violenza, spesso contro le forze dell’ordine e contro chi non sta dalla loro stessa parte politica. Proprio come sono tollerate le loro pagine social sulle quali pubblicizzano l’organizzazione di cortei e manifestazioni, la quasi totalità delle volte non autorizzati, continuando a sventolare lo spauracchio del fascismo in giustificazione ai loro comportamenti violenti”.

”Gli anarchici in presidio oggi davanti alla sede di Fratelli d’Italia fanno parte degli stessi gruppi che portano degrado e illegalità in città, nel silenzio assenso di Palazzo Marino – ricorda il consigliere comunale milanese di Fratelli d’Italia. – A Milano ci sono interi quartieri tenuti in ostaggio da questi gruppi di anarchici e violenti a cominciare dai Navigli: la darsena è la loro valvola di sfogo, tra i vari episodi di violenza ricordo il corteo non autorizzato tra Porta Ticinese e Porta Romana, durante il quale sono stati danneggiati e vandalizzati locali e vetrine”.

”Oltre a via Gola – spiega Rocca – un’altra zona tenuta in scacco da questi individui è quella del Corvetto, quartiere popolare nel quale i centri sociali, occupanti abusivi, convivono pacificamente con spaccio e illegalità. Se qualcuno volesse pensar male, potrebbe pensare che gli anarchici, oltre a seminare violenza in città, spalleggino la microcriminalità, a partire dallo spaccio”.

”È necessario che tutte le istituzioni comunali intervengano per dare un freno a questi gruppi di violenti, cominciando con la chiusura di pagine social sulle quali promuovono violenza come quella del Corvetto Odia”, conclude Rocca.

Fratelli d’Italia non si farà intimidire da minacce e da atti che incitano alla violenza – avverte anche il coordinatore regionale di Fdi, Daniela Santachè. – Non arretreremo di un millimetro nel difendere lo Stato e le Istituzioni. Ringrazio le forze dell’ordine che, come sempre, sono in prima linea per garantire la sicurezza di tutti”.

“Oggi dirigenti e amministratori di Fratelli d’Italia hanno tenuto aperta la nostra sede a Milano perché non ci facciamo intimidire da chi ci minaccia incitando alla violenza e all’odio – dice il parlamentare di Fratelli d’Italia e vice coordinatore regionale FdI, Fabio Raimondo.- Ci saremmo aspettati un gesto di solidarietà da tutte le altre forze politiche di opposizione. Forse qualche cattivo maestro dovrebbe farsi un esame di coscienza“.

“Trovo davvero ridicola la manifestazione odierna organizzata dagli anarchici sotto la nostra sede in corso Buenos Aires, a Milano – afferma il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera. – C’erano più striscioni, più nostri militanti, parlamentari, dirigenti di partito, consiglieri comunali e regionali, che manifestanti che erano, ad esagerare, una ventina. Quattro gatti rimasti confinati su un marciapiede del Corso – ironizza De Corato – che non hanno creato alcun disagio al traffico”.

“Ancora una volta Sala ha preferito rimanere in silenzio tombale nonostante questa iniziativa fosse stata organizzata sotto la sede del primo partito in Italia, il cui leader, Giorgia Meloni, è a capo del governo – sottolinea De Corato -. Se noi del centrodestra avessimo manifestato sotto una sede di uno dei partiti del centrosinistra ci sarebbe stata una vera e propria rivolta e avremmo sentito le urla del sindaco. Oggi, invece, ancora una volta non ha lanciato alcun segnale”.

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