Torturava la figlia col deodorante spray: resta in carcere la madre 28enne. I giudici: “Crudele e insensibile”
Il tribunale del Riesame di Milano ha respinto la richiesta di scarcerazione per la mamma 28enne arrestata, lo scorso 4 febbraio, per i maltrattamenti alla figlia di 17 mesi. La donna la torturava spruzzandole deodorante spray da una bomboletta a distanza ravvicinata. Il collegio ritiene sussista un “elevatissimo pericolo” che la donna possa ripetere i fatti di “assoluta gravità” vista l'”inquietante personalità” dell’indagata. La donna, secondo il tribunale del Riesame, “non si è fatta alcuno scrupolo nel realizzare crudeli condotte lesive ai danni dell’indifesa figlia piccola, dimostrando un’impressionante capacità di violenza”.
La giovane madre si è mostrata insensibile alle urla della figlia
Le violenze si manifestavano nei “più normali gesti di quotidianità” e ripetuti “con cadenza pressoché quotidiana, anche più volte al giorno, all’interno dell’ospedale, alla presenza di terzi e familiari nelle immediate vicinanze, ed eludendo il monitoraggio costante del personale medico”. La giovane madre si è mostrata “insensibile al richiamo emotivo di uno degli affetti più naturali nella vita di una donna, e dunque alle reiterate e sempre più forti urla di dolore della figlia all’atto di applicazione dello spray”.
Per i giudici le violenze sono cominciate sin dai primi mesi di vita della bimba
I giudici ritengono che le violenze si siano ripetute nel tempo, “sin dai primi mesi di vita della minore” dato che gli esiti degli esami tossicologici a cui è stata sottoposta mostrano “nella cute, nel sangue e nel capello della bimba, livelli elevati di una particolare particella di alluminio, rinvenuta anche nella composizione del deodorante” indice di una somministrazione non occasionale, ma “ripetuta in modo continuativo nel tempo”. Il collegio conferma dunque il carcere, anche per proteggere la minore ora accudita in una comunità protetta.