Lo scandalo del reparto di oncologia “fantasma” a Polla: due poltrone vuote, nessun paziente

6 Feb 2023 19:10 - di Lorenzo Peluso

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La medicheria, una stanza di degenza con due letti. Poi la saletta allestita con due poltrone per effettuare la chemioterapia. Pareti imbiancate, in attesa. Due poltrone vuote, da troppo tempo. Il servizio di Oncologia all’ospedale Luigi Curto di Polla esiste solo sulla carta. In realtà non è null’altro che uno spazio vuoto, chiuso a chiave, aperto all’occorrenza solo per mostrare che esiste, che è li, in attesa. Dall’ottobre del 2021 che fu dato l’annuncio che a Polla, finalmente, era tornato in funzione il servizio di oncologia con la chemioterapia. Di pazienti su quelle poltrone però non se ne sono visti, neppure uno. Anzi, da qualche tempo persino la dottoressa chiamata alla responsabilità del servizio non è più a Polla, trasferita a Sapri. Nel marzo del 2019 si annunciava in pompa magna l’arrivo di Annarita Roscigno, la nuova oncologa al “Luigi Curto” di Polla. Poi se ne sono perse le Tracce. Nel mentre, centinaia, purtroppo, di pazienti dal Vallo di Diano, area a sud della provincia di Salerno, continuano il pellegrinaggio in Basilicata, presso la struttura di Rionero in Vulture, per praticare trattamenti antiblastici. Nel mentre i due letti di degenza al primo piano del Curto di Polla, rimangono vuoti.

Rimangono vuote anche le caselle da riempire del registro Tumori della Regione Campania, istituito con la L.R. n. 19 del 10 luglio 2012, mai aggiornato. Quindi non vi è contezza del numero dei decessi per cancro nel territorio del Vallo di Diano per capire il nesso tra tipi di tumori e territorio; ma questa è un’altra storia. Nel mentre nel Vallo di Diano di tumore si continua a morire; la settimana scorsa è toccato al signor Vincenzo, di Sanza, deceduto a 60 anni in un centro oncologico in Basilicata, dove provava a curarsi. I dati forniti recentemente da Mario Fusco, coordinatore regionale del registri tumori indicano che i pazienti oncologici campani rispetto alla media delle regioni italiane, scontano circa 3 punti percentuali in meno di sopravvivenza a distanza di 5 anni dalla diagnosi e registrano dunque meno guarigioni rispetto al resto del paese sebbene a fronte di un’incidenza (numero di casi per 100 mila abitanti) che si mantiene ancora mediamente bassa rispetto al resto delle regioni italiane fatta eccezione di alcune neoplasie come al polmone e alla vescica.

Intanto anche la mortalità generale per cancro, soprattutto per alcuni tipi di lesioni, fa registrare eccessi rispetto alla media del Paese. Secondo Fusco il numero di casi di cancro in Campania a consuntivo del 2021 sono circa 33mila di cui oltre un terzo rappresentati dalle lesioni del polmone, colon-retto e mammella. Non è dato sapere però quanti di questi siano localizzati nel salernitano e nello specifico nel Vallo di Diano. Intanto per l’Ospedale di Polla rimangono alle cronache dei giornali gli annunci della politica, dall’ottobre del 2021 dell’apertura a breve anche nel Vallo di Diano del servizio oncologico per trattamenti chemioterapici. Solo l’annuncio, l’allestimento del reparto e le poltrone vuote. Le buone intenzioni del Direttore Sanitario del Curto, il dott. Vastola, si sono arenate, ostacolate non si sa bene da chi, e per quale interesse. Sull’argomento Vastola preferisce non parlare. di Lorenzo Peluso

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