Lazio e Lombardia, domenica e lunedì al voto: centrodestra avanti tutta con Rocca e Fontana
Domenica e lunedì (fino alle 15) 12 milioni di elettori sono chiamati alle urne per rinnovare le amministrazioni delle Regioni di Lazio e Lombardia. È l’unico voto che conta per gli italiani, dopo la sbornia mediatica sanremese e le campagne montate ad arte dalla sinistra. Un’occasione storica per il centrodestra, che si trova a puntare su due candidati convincenti e (se i sondaggi saranno confermati) vincenti: Francesco Rocca nel Lazio e il governatore uscente Attilio Fontana in Lombardia.
Chi è Francesco Rocca
Francesco Rocca, 57 anni, avvocato ed ex presidente della Croce Rossa Italiana, è sostenuto dall’alleanza di centrodestra in cui figurano Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi moderati-Rinascimento Sgarbi, Udc, Lista civica Rocca. Contestualmente verranno eletti 50 consiglieri regionali. Rocca guarda al 14 febbraio, al suo possibile “San Valentino con la Regione”. Una Regione, dopo dieci anni di governo del centrosinistra, “sorda alle voci dei territori, ferma e immobile, senza una visione di futuro”, non a caso il suo slogan è “Direzione futuro”. Un futuro che potrebbe iniziare appunto, già lunedì pomeriggio.
Chi è Attilio Fontana
Attilio Fontana, 71 anni, è il governatore uscente che ha saputo gestire al meglio uno dei momenti più drammatici della storia della Regione, travolta dalla pandemia. I partiti che appoggiano la sua candidatura di sono cinque: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lombardia Ideale – Fontana Presidente e Noi Moderati-Rinascimento Sgarbi. Fontana in modo pragmatico ha ricordato anche nel suo ultimo comizio: «Il centrodestra, quando governa, governa bene, benissimo. Il governo di Roma lo sta dimostrando: pochi giorni e tanti fatti». Per questo, dice Fontana, sono impaziente di «collaborare con un governo che ha i nostri stessi principi, quelli del centrodestra».
Come si vota in Lombardia e nel Lazio
Si vota domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15. In entrambi i casi viene eletto presidente della Regione il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale, senza ballottaggio. Nel Lazio la sfida è tra Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano). In Lombardia a sfidarsi sono il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).
Come e quando si vota in Lombardia e Lazio
Gli elettori hanno a disposizione quattro diverse opzioni di voto. Possono barrare il nome del candidato presidente, e in questo caso la loro preferenza non è da intendersi estesa alla lista (o alle liste) collegate. Se invece viene contrassegnata solo una lista, il voto di estende automaticamente anche al candidato presidente ad essa collegato. È possibile inoltre segnare sia il nome del candidato presidente che il simbolo di una lista a lui collegata. Si può esprimere inoltre il “voto disgiunto”, ovvero votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa. Viene infine prevista l’alternanza di genere, ovvero la possibilità di esprimere fino a due preferenze scegliendo, all’interno di una stessa lista, tra un candidato e una candidata. Nel caso si indichino due uomini o due donne, la seconda preferenza verrà annullata.