L’anarchico Cospito, idolo della sinistra, disse: “E’ lo sciopero della fame più falso della storia”

4 Feb 2023 8:17 - di Marta Lima

Al momento la situazione, secondo quanto riferito ieri da Ilaria Cucchi, sarebbe preoccupante, ma qualche settimana fa le parole di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41-bis diventato idolo di una parte della sinistra e simbolo di riscatto per il mondo antagonista che oggi scende in piazza, facevano immaginare che la sua fosse una strategia a largo respiro con un copione da fiction. Lo sostiene il capo del Gruppo Operativo mobile (Gom, il reparto mobile del corpo di polizia penitenziaria), il generale Mauro D’Amico, in una relazione di due pagine del 30 gennaio scorso, riportata oggi dal “Fatto Quotidiano”, che scrive: “Alfredo Cospito avrebbe definito il suo sciopero della fame ‘il più falso della storia’ in una relazione di due pagine del 30 gennaio scorso che accompagnava il plico spedito al ministero della Giustizia e poi finito nella disponibilità del deputato di FdI, Giovanni Donzelli”, relazione anticipata da Repubblica.it.

Cospito, gli integratori per ingrassare e lo sciopero della fame “falso”

Già ieri erano emersi elementi che facevano immaginare una preparazione strategica dello sciopero della fame da parte di Cospito, come l’idea di arrivare a toccare i 120 kg anche con l’uso di integratori, per poi iniziare a dimagrire e far durare di più la protesta, che tuttora prosegue. “Nel colloquio del 16 gennaio 2023 – scrive il capo del Gom – il detenuto ha definito il suo sciopero della fame ‘il più falso della storia’ e ha precisato di assumere una grande quantità di integratori e di stare fisicamente molto meglio, tanto da aver notato un grande miglioramento dell’asma cronica che lo affligge”. D’Amico, secondo quanto anticipato da Repubblica.it, riporta quindi altre considerazioni attribuite a Cospito, che definisce “carismatico, astuto e opportunista”. Diversi detenuti al 41-bis dell’area campana, annota il generale D’Amico, hanno manifestato la volontà di sostenere Cospito nella sua battaglia, “comprendendo astutamente che questa potrebbe rappresentare un’occasione per minare il regime differenziato”.

La protesta diventata una “macchietta”

Lo stesso Cospito, dopo l’interessamento politico della sinistra alla sua causa, sostiene che la sua protesta sarebbe stata trasformata in una ‘macchietta’ dagli ‘uomini della sinistra’ che non conoscono la realtà del carcere che starebbero strumentalizzando la sua figura”.Nel suo report, infine, D’Amico ha valutato in maniera positiva la condotta in carcere di Cospito. “Nel corso della permanenza presso la casa circondariale di Sassari ( Cospito ha tenuto una condotta aderente alle norme penitenziarie, non si registrano infrazioni disciplinari a suo carico”.

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