Isabella Rauti incontra gli atleti del Gruppo sportivo paralimpico della Difesa
Il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti ha incontrato nel centro fondo dell’Armentarola, in provincia di Bolzano, il Gruppo sportivo paralimpico della Difesa che, insieme agli atleti della nazionale, federazione italiana sport invernali paralimpici, si sta preparando in vista dei campionati italiani di marzo e delle gare di coppa del mondo.
Isabella Rauti: «Lo sport per favorire l’inclusione sociale»
«Questa attività consolida i rapporti tra gli atleti paralimpici della Difesa, militari e civili, e i campioni nazionali italiani. Pur avendo iniziato da pochi mesi, i nostri atleti del Gruppo sportivo paralimpico hanno dimostrato, con la costanza e la tenacia che li contraddistingue, di poter raggiungere qualsiasi risultato. Alcuni di loro sono già entrati a far parte del gruppo della nazionale italiana», ha detto Isabella Rauti che, avendo la delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari e alle politiche per la disabilità, ha voluto partecipare a questa giornata di preparazione sportiva per «testimoniare ancora una volta il valore fondamentale dello sport per favorire l’inclusione sociale».
«Massimo impegno da parte della Difesa»
Per Rauti «è importante guardare a collaborazioni con realtà del mondo civile e dello sport che consentano di sviluppare, anche attraverso sponsorizzazioni, progetti a beneficio di tutti gli atletici. Inoltre, si potrebbe lavorare, ad esempio, ad un centro sportivo dedicato agli atleti paralimpici militari e civili. Da parte della Difesa c’è da sempre il massimo impegno per sostenere iniziative di valore sociale e di inclusione, anche in stretta collaborazione con il Comitato italiano paralimpico ed il Coni».
Isabella Rauti e le truppe alpine dell’Esercito
Ieri Isabella Rauti ha visitato a Bolzano il Comando delle truppe alpine dell’Esercito. È stata accolta dal Generale di Corpo d’armata, Ignazio Gamba. «Gli alpini sono un autentico punto di riferimento per la comunità nazionale, professionisti universalmente riconosciuti, simbolo di eroismo e di valore», ha detto rivolgendosi al personale militare e civile. «Il cappello alpino che indossate con orgoglio, generazione dopo generazione, rappresenta non solo la nostra storia nazionale, l’amore per la Patria e la solidarietà tipica degli alpini ma è anche l’essenza di un modo di essere e di vivere».