Inflazione in calo, l’Unione consumatori: “Il governo vada avanti sugli aiuti alle famiglie”
Ancora buone notizie per l’economia italiana. A gennaio l’inflazione evidenzia un netto rallentamento, scendendo a +10,0%. Lo comunica l’Istat, limando così la stima prelimare e sottolineando che a gennaio l’inflazione evidenzia “un netto rallentamento”.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra infatti un aumento dello 0,1% su base mensile e del 10% su base annua, da +11,6% nel mese precedente; la stima preliminare era +10,1%.
Inflazione in calo: funziona il tetto del gas
“Ottima notizia. Effetto gas sul calo dell’inflazione. Grazie soprattutto all’inverno più caldo di sempre in molti paesi europei e, in seconda battuta, al tetto al prezzo del gas, sono diminuiti i costi dei beni energetici e conseguentemente l’inflazione”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati dell’Istat. “In particolare, a raffreddare l’inflazione è soprattutto il mercato tutelato. L’energia elettrica mercato tutelato crolla del 18,1% su dicembre, il gas del mercato tutelato del 36% sempre sul mese precedente, mentre la luce del libero solo del 9,6%. Dato ancora più assurdo è quello del gas del libero che sale del 2,6% su dicembre. Rispetto a un anno prima, se nel mercato tutelato il prezzo della luce e il gas segnano una variazione, rispettivamente, del +6,1% e del -33,4%, nel libero decollano ancora del +174,8% per la luce e del +117,8% per il gas”.
Unione consumatori: ora nuove misure per le famiglie numerose
“Ecco perché il Governo deve rinviare la sua fine, che per i condomìni, i luoghi di culto e le associazioni, anche no profit, tutti incomprensibilmente assimilati alle microimprese, è prevista, per la luce, per il 1° aprile 2023, poco più di un mese. Inoltre vanno prorogati il taglio degli oneri di sistema e la riduzione dell’Iva sul gas al 5% anche per il secondo trimestre 2023, visto che con la Legge di Bilancio si è intervenuti solo fino a fine marzo. Urge un decreto”, dice Dona.
“La riduzione delle bollette, infatti, è fondamentale per continuare a calmierare i prezzi. L’emergenza inflazione è ben lungi dall’essere risolta. Il costo della vita resta insostenibile. Per una coppia con due figli, l’inflazione al 10% significa una stangata pari a 3167 euro su base annua, di cui 969 solo per mangiare e bere. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 2931 euro, 875 per cibo e bevande. In media per una famiglia il rincaro è di 2514 euro. Il primato spetta sempre alle famiglie numerose con più di 3 figli con una scoppola pari a 3558 euro, 1157 solo per i prodotti alimentari”, conclude Dona.