In Finlandia passa la “legge trans”: per decidere il proprio sesso basterà una richiesta

1 Feb 2023 16:15 - di Federica Parbuoni
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La Finlandia ha approvato una legge che consente il cambio di sesso all’anagrafe sulla base, di fatto, di una semplice autodichiarazione: basterà «riflettere» per 30 giorni e poi fare una richiesta scritta. Dunque, non serviranno più né l’iter psicologico né tanto meno l’intervento chirurgico necessari fin qui. La cosiddetta “legge trans” della Finlandia, proposta direttamente dal governo socialdemocratico guidata da Sanna Marin, ha ottenuto 113 voti a favore e 69 contrari e, secondo quanto riferito dalla stampa locale, elimina anche i paletti sui figli.

In Finlandia trionfa il gender: approvata la “legge trans”

In pratica la Finlandia inserisce nell’ordinamento l’identità di genere, ovvero la possibilità di riconoscersi come uomo o donna sulla base esclusiva della percezione che si ha di sé. Una normativa che ha precedenti in Spagna, Danimarca, Irlanda, Belgio, Portogallo, Norvegia e Svizzera e che in Scozia non è stata approvata solo per l’opposizione del governo di Londra.

Cosa prevede la legge voluta dal governo di Sanna Marin

Le nuove regole valgono per chi ha più di 18 anni, prevede che dopo un anno dall’ultima conferma si possa cambiare idea o ribadirla e, stando a quanto riporta il sito dell’emittente Yle, con la nuova normativa decadono anche le precisazioni sul fatto che le persone trans non possono essere riconosciute come genitori. Inoltre, allo studio del Parlamento finlandese ci sono anche le norme sullo sport agonistici femminili e la possibilità per i minori di confermare il proprio genere.

Maggioranza spaccata: i centristi si rifugiano nel voto di coscienza

La legge ha avuto il voto contrario della destra e ha spaccato a metà il partito di centro che sostiene il governo e che ha adottato la linea del “voto di coscienza”: 13 parlamentari hanno votato contro, 12 hanno votato a favore. In particolare, il Partito dei finlandesi, di orientamento conservatore, ha avvertito sui rischi legati a una normativa del genere, a partire dalla possibilità che chiunque possa spacciarsi per uomo o donna solo per trarne dei vantaggi o per sfuggire alla legge.

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