Firenze, c’è anche un altro video sul pestaggio. Mollicone: «Il Viminale acquisisca tutto»

20 Feb 2023 13:26 - di Francesca De Ambra

«È bene ricostruire i fatti», esorta in un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno il deputato Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia. I «fatti», cui il presidente della commissione Cultura della Camera si riferisce, sono quelli di Firenze. Riguardano il pestaggio di uno studente da parte di suoi coetanei all’esterno di un liceo. Un episodio di violenza, che riporta alla mente tristi stagioni della nostra storia recente che speravamo di avere per sempre archiviate. Così come speravamo di avere per sempre riposto il cliché di certe reazioni: dove c’è violenza, c’è squadrismo e dove c’è squadrismo, c’è fascismo.

Interrogazione di Mollicone sugli scontri tra studenti

Ma ci illudevamo, almeno sul cliché. E sì, perché a Firenze la sinistra non ha perso tempo in tal senso. E ha gridato alla «aggressione fascista» (con tanto di perentoria intimazione a condannare rivolto alla Meloni) sulla scorta di un video girato dai ragazzi di un centro sociale, dove si vede il giovane aggredito a terra circondato da altri che lo prendono a calci. Una scena orribile, che la sinistra ha subito trasformato nella “pistola fumante” della tesi dell‘aggressione organizzata e premeditata e, come tale, fascistissima. Purtroppo per i cultori del clima degli anni ’70, non è l’unico video in circolazione. Nella sua interrogazione, infatti, Mollicone ne ha citato anche un altro, «non girato da uno dei ragazzi dei Collettivi», pubblicato sull’edizione online del Giornale.

Il nuovo video sul Giornale.it

Vi si vedono gli attimi immediatamente precedenti la scena dello studente colpito mentre è a terra, al quale Mollicone non ha mancato di esprimere la propria solidarietà. Immagini dalle quali si capisce benissimo che si tratta di una rissa, con tanti saluti alla tesi dell’aggressione pianificata a tavolino. «Se si vede il video integrale – scrive il deputato di FdI -, si vede che c’è stato un fronteggiamento fra due gruppi». L’obiettivo di Mollicone è solo la ricostruzione esatta dei fatti: «Vengano acquisiti tutti i video e identificate tutte le persone», chiede  al Viminale. L’unico modo, del resto, per «ricostruire l’azione» e individuare «tutti i responsabili». Richiesta sacrosanta, proprio perché di mezzo ci sono giovani da tutelare e cupi ricordi da non far tornare. Condanna di ogni violenza e ricerca della verità ogni oltre tesi di comodo: contro i nostalgici degli Anni di piombo non esiste antidoto più efficace.

 

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