C’è un italiano disperso in Turchia: si chiama Angelo Zen ed è un imprenditore veneto

7 Feb 2023 17:06 - di Mia Fenice
Turchia

C’è un italiano disperso in Turchia, si chiama Angelo Zen ed ha 50 anni. «Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg3 in collegamento dall’Unità di crisi della Farnesina. «È irrintracciabile, non sappiamo dove sia né cosa gli sia accaduto». Si tratta di «un imprenditore veneto della provincia di Vicenza», ha proseguito il ministro. «Preghiamo tutti di non affollarsi verso di loro, ma abbiamo avuto delega a dare tutte le informazioni sul nostro connazionale che non si trova. Chiediamo a organi di stampa massima riservatezza e rispetto per la famiglia di Angelo Zen», ha aggiunto Tajani.

Chi è l’italiano disperso in Turchia

Come riporta il corrieredelveneto.it, la famiglia, che abita tra Vicenza e Venezia, non ha più sue notizie e non riesce a contattarlo al cellulare. L’ultimo contatto risale a domenica prima del terribile sisma. In queste settimane stava lavorando in Turchia, a Kahramanmaras, la città capoluogo di provincia che è stata individuata come epicentro del sisma. Lo ha confermato anche il ministro Tajani. Zen aveva abitato per molti anni a Romano d’Ezzelino (Vicenza), dove vive ancora un figlio, prima di trasferirsi a Martellago (Venezia) assieme alla moglie.

Musumeci: «Nave da Italia, c’è anche ospedale da campo»

La macchina della solidarietà è già operativa. «Mentre il gruppo di specialisti italiani è già da stamane al lavoro in Turchia, stiamo predisponendo l’invio di altre unità e beni essenziali, compreso il necessario per attrezzare un importante ospedale da campo». Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, al termine di una lunga riunione di lavoro con il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio. L’ulteriore invio da parte dell’Italia è stato concordato nelle ultime ore con la Commissione europea, che coordina gli interventi degli Stati membri. «Il Servizio nazionale di Protezione civile – ha spiegato il ministro – è al lavoro con le Regioni italiane (l’ospedale da campo, per esempio, è messo a disposizione dal Piemonte) per la ricognizione di specialisti e beni da destinare alle zone terremotate». «Completato il lavoro di ricognizione – ha assicurato Curcio – una apposita nave della Difesa, messa a disposizione dalla Marina Militare, curerà prima possibile il trasporto della missione italiana verso la Turchia».

Vigili fuoco italiani: «Intere cittadine rase al suolo»

«Abbiamo visto cittadine rase al suolo con palazzi completamente distrutti». È il racconto di un vigile del fuoco italiano che fa parte del primo contingente italiano arrivato in Turchia. Il gruppo è composto da oltre 50 vigili del fuoco tra operatori Usar (Urban search and rescue), esperti nelle operazioni di soccorso in scenari urbani, cinofili, esperti strutturisti e 10 sanitari dell’Asl Toscana. I vigili del fuoco provengono da Lazio e Toscana. Il team, che opererà sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione civile, è decollato dall’aeroporto di Pisa, è equipaggiato con le più avanzate attrezzature in uso al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e ha un’autonomia logistica che permetterà di operare ininterrottamente per circa 6 giorni. Arrivato questa mattina alle 6 nella base di Incirlik nella città di Adana, il gruppo si trova ora ad Antiochia dove sta attendendo indicazioni dalle autorità locali per iniziare le operazioni di soccorso. I Vigili utilizzano degli equipaggiamenti e delle attrezzature speciali per la ricerca e il soccorso, come geofoni, robot, termocamere, search-cam, e sono inoltre addestrati a fornire immediatamente il supporto vitale di Base (Bls).

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *