Calcio in lutto: è morto Ilario Castagner, l’allenatore dei miracoli. Il messaggio del figlio

18 Feb 2023 17:43 - di Gianluca Corrente
castagner

Altro lutto nel mondo del calcio. È morto all’età di 82 anni Ilario Castagner, ex tecnico e calciatore del Perugia dei miracoli. Lo annuncia il figlio Federico in un post su Facebook. «Oggi se ne è andato il sorriso più bello del calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà…», ha scritto il figlio.

Ilario Castagner, l’allenatore galantuomo

Nato a Vittorio Veneto (Treviso), aveva giocato con le maglie di Reggiana, Legnano, Perugia, Prato e Rimini. Da allenatore iniziò con i nerazzurri dell’Atalanta per poi andare a Perugia dove fu soprannominato il “tecnico dei miracoli”, Questo perché il Perugia, prima fu promosso in Serie A e poi fu portato al secondo posto nel 1978-79 in una stagione senza sconfitte. Castagner in carriera ha allenato anche Lazio, Milan in Serie B(raggiungendo la promozione in Serie A) e Inter prima di chiudere nel 1999 proprio al Perugia.

Il dolore di Perugia e del sindaco Romizi

«Oggi è un giorno triste per lo sport. Ed è un giorno molto triste per la nostra città. Con Ilario Castagner se ne va una leggenda del calcio italiano» scrive sui social il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. «Castagner è l’allenatore che ha scritto la storia di questo sport, l’artefice del Perugia dei Miracoli, il primo tecnico a chiudere un campionato di Serie A imbattuto. Ma anche la figura di riferimento, paterna e carismatica, sempre pronto a correre in aiuto del “suo” Perugia, come in occasione della cavalcata alla conquista della serie A del 1998. In mezzo pagine di grande calcio, vissuto, fra le altre, sulle panchine di Inter e Milan. Ma la scomparsa di Castagner non lascia soltanto un vuoto sportivo. Il vuoto umano è ancora più grande. Ilario Castagner era una persona rara, un gentiluomo d’altri tempi, un uomo dal cuore d’oro, amato da tifosi e calciatori. Un professionista che incarnava valori che nel calcio di oggi sono sempre più rari e il cui nome resterà per sempre indissolubilmente legato a Perugia e al Perugia».

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