Caccia in “zone umide”: una circolare del governo fa chiarezza. La soddisfazione di Barbaro
“La circolare applicativa firmata dai ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin sull’utilizzo dei munizionamenti di piombo nelle zone umide, fa dovuta chiarezza sul regolamento europeo chiarendo il concetto stesso di zone umide escludendo dalla applicazione del regolamento, tutte le aree idriche effimere, soggette a variazioni temporanee del livello dell’acqua o del contenuto di umidità, prive del carattere di stabilità e permanenza, da individuarsi nel rispetto del principio di proporzionalità, in linea con gli obiettivi delle misure previste dal regolamento“, spiega Claudio Barbaro, sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica.
“La circolare in questione affronta anche un tema legato a una ‘presunzione di colpevolezza’ del cacciatore che viene limitato e sanzionato per il trasporto di munizioni in piombo e tali limitazioni si applicano a partire da 100 metri di prossimità di una zona umida che potrebbe essere, invece, semplicemente attraversata per raggiungere un’area limitrofa senza divieti. L’accertamento della violazione del divieto dovrà essere compiuto, secondo la circolare applicativa, tenendo conto di tutte le informazioni e circostanze necessarie ad attestare l’effettivo e concreto pericolo attuale della diffusione nell’ambiente di piombo”, aggiunge.
Barbaro quindi aggiunge: “È esclusa, peraltro, dal campo di applicazione del Regolamento europeo (2021/57) l’attività di tiro sportivo a prescindere dall’arma utilizzata, in considerazione del fatto che presso le strutture di tiro a segno vige l’obbligo di raccolta del piombo secondo la normativa vigente. Con questa circolare si raggiunge un importantissimo principio volto a tutelare la certezza del diritto, ad evitare l’aumento possibile di contenziosi e a sancire anche e nuovamente la necessità di un coinvolgimento di chi pratica attività venatoria in un concetto di etica ambientale che ci impegniamo a valorizzare. Di questi temi si era parlato due settimane fa, presso il Parlamento europeo a Bruxelles in un convegno promosso dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr Pietro Fiocchi insieme con l’europarlamentare Ecr Andrey Slabakov”.