Usa, McCarthy nuovo speaker della Camera: “Vinceremo la sfida economica contro i comunisti cinesi”
Il repubblicano Kevin McCarthy è stato eletto nuovo Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti alla 15ma votazione. McCarthy ha ottenuto 216 voti, il leader democratico Hakeem Jeffries 212 e sei rappresentanti si sono astenuti. Dopo un braccio di ferro estenuante e forti tensioni all’interno del Gop, con un gruppo di una ventina di membri del Congresso che contestavano la sua nomina, McCarthy ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, per il quale si era sempre dimostrato ottimista. L’ultima tornata di votazioni, tuttavia, è stata caratterizzata da momenti politicamente drammatici.
Dopo il 14mo voto, infatti, il Gop aveva presentato una mozione per aggiornare il voto a lunedì, ma a stretto giro McCarthy ha trovato un’intesa con uno dei dissidenti, Matt Gaetz, e a quel punto il partito ha deciso di andare avanti con l’elezione. Secondo la Cnn, ci sarebbe stato un colloquio tra lo stesso Gaetz, Andy Biggs e l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Le prime parole di Kevin McCarthy contro i comunisti cinesi
Ora inizia il lavoro duro”. Lo ha detto, rivolgendosi ai suoi colleghi, Kevin McCarthy nel suo primo discorso dopo l’elezione a Speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. “Quello che faremo qui oggi, la prossima settimana, il prossimo mese, il prossimo anno, darà il tono a tutto ciò che seguirà”, ha proseguito il repubblicano, aggiungendo: “In qualità di Speaker della Camera, la mia responsabilità ultima non è nei confronti del mio partito e nemmeno del nostro Congresso. La mia responsabilità, la nostra responsabilità, è verso il nostro Paese”.
Gli Stati Uniti vinceranno la competizione economica con il “Partito comunista cinese”, ha poi aggiunto. “Affronteremo anche le sfide a lungo termine dell’America, il debito e l’ascesa del partito comunista cinese”, ha osservato McCarthy, sottolineando che “per quanto riguarda il partito comunista cinese, creeremo una commissione ristretta bipartisan sulla Cina per stabilire come riportare le centinaia di migliaia di posti di lavoro che sono finiti in Cina, e quindi vinceremo questa competizione economica”.
Chi è il nuovo speaker repubblicano della Camera
McCarthy, figlio di una casalinga italoamericana e un pompiere di origine irlandese, ha investito molto sulle relazioni pubbliche. Conosce i nomi delle mogli e i figli di tutti i colleghi e ha sempre frequentato la palestra della Camera e le altre attività ricreative.
Ma i suoi detrattori affermano che la sua rete di conoscenze è più vasta che profonda. Secondo il Post, anni di sforzi di relazione pubbliche lo hanno reso un deputato “popolare ma non amato, e certo non temuto”. E c’è uno zoccolo duro di una ventina di ultra conservatori che non lo ha mai apprezzato molto, che si sottrae alle “sue pacche sulle spalle o agli inviti a gite in bicicletta”. Lo vedono, nota il giornale, “per quello che è essenzialmente, un deputato non ideologico con poca sostanza politica a cui piacciono le campagne politiche e la tattica”.