Severgnini provoca la Meloni: “Venga qui, non la mangiamo”. Il teatrino dell’assurdo dalla Gruber (video)

12 Gen 2023 9:59 - di Federica Argento
Severgnini Meloni Gruber

Beppe Severgnini  sfiora il teatrino dell’Assurdo ad Otto e mezzo. Non basta avere le spalle protette da Lilli Gruber per provocare Giorgia Meloni strumentalmente. Il giornalista si è presentato in collegamento con La7 nella puntata di mercoledì 11 gennaio per avvalorare la tesi di Montanari e della conduttrice: ossia il presunto cattivo rapporto del premier con la stampa. La volontà è di confutare certa prevenzione nei confronti del presidente del Consiglio da parte di alcuni orgni di informazione. Segnaliamo pacatamente che proprio oggi 12 gennaio Repubblica dà della bugiarda in prima pagina alla Meloni (“Accise, le bugie della Meloni”). Ma Severgnini addirittura vorrebbe accreditare la tesi opposta, con la complicità di Annalisa Cuzzocrea della Stampa:  “C’è stata un’apertura di credito nei confronti della Meloni, a volte anche esagerata”, azzarda Severgnini. Per poi sbertucciare la scelta del premier di spiegare la propria agenda tramite dei video social. “Lei usa lo zoom, avete notato? Mette il mal di mare”. E crede di essere spiritoso, imitando la modalità del premier di avvicinarsi alla telecamera mentre spiega il senso delle misure del governo. Una vergogna e uno spirito di patate insieme. Alessandro Giuli sbuffa spazientito.

Severgnini oltre il ridicolo dalla Gruber: “la Meloni mi fa venire il mal di mare”

Severgnini che s’improvvisa regista e imitatore dà il senso di quanto tenta di disinnescare; ossia la prevenzione dei giornaloni verso Meloni e governo. E la scelta del presidente del Consiglio proprio non gli piace. Anzi, “è un sistema che non mi convince: lei si fa delle domande e si dà delle risposte”, ha la faccia tosta di commentare. Giuli si prende la parola in questo teatrino dell’assurdo.

Sevegnini faccia di bronzo: Meloni si fa le domande e si risponde”

“Qualcuno ricordi che durante la conferenza stampa di fine anno il premier è stata oltre tre ore e mezzo a rispondere a tutte le domande, con una tempistica da record”. “Eh anche troppo”, commenta la sagace Cuzzocrea. Allora fate pace col cervello: se Meloni si dilunga nello spiegare fa male; sbaglia se parla dai sui canali social: allora, se non la chiamate prevenzione nei suoi confronti, come volete definirla? Proprio ieri il premier ha ricordato nei suoi recenti “Appunti” la mistificazione in atto sul tema del caro carburanti. Ravvisando che mai prima d’ora c’era stato così tanto accanimento contro il governo. “Dov’era negli anni scorsi? – ha chiesto -. Io non ricordo negli anni precedenti le campagne che stiamo vedendo in questi giorni”.

Severgnini dalla Gruber: “Meloni Venga qui, non la mangiamo…”

Ma Severgnini persevera in un intervento che non porta da nessuna parte. Perché non viene qui? Non la mangiamo mica”. Provoca il premier e lo esorta a farsi intervistare. “E’ comodissimo, fai un video, ti pettini bene, metti un bello sfondo, non hai i rompiballe che ti interrompono e ti fanno le domande. E’ un giochino che fanno tutti. Questo premier l’ha proprio istituzionalizzato questo giochino”. Stendiamo un velo pietoso, questo non è neanche pregiudizio è vaniloquio.

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