Primarie, via libera della Direzione all’intesa papocchio. Ma la De Micheli si sfila e non vota

11 Gen 2023 21:12 - di Stefania Campitelli

Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Dopo una giornata di fibrillazione e veleni la direzione nazionale del Pd ha approvato il regolamento per le primarie convocate il 26 febbraio. Croce e delizia di questa interminabile fase pre-congressuale. Il via libera ha registrato un voto contrario.  Alla fine è passata la mediazione ma con un no e 9 astensioni.

Primarie, la direzione del Pd approva le regole sul voto online

Poco prima della direzione, slittata alle 19 per le baruffe tra le correnti, dal Nazareno raggiungono faticosamente un’intesa. Il compromesso prevede anche la possibilità, alcuni casi specifici, di votare online alle primarie per la segreteria. Tra i casi previsti ci sarebbero le zone interne e montane, i disabili e i fuori sede. A sbloccare lo stallo, a quanto si apprende, sarebbe stata una proposta di mediazione avanzata dal fronte Bonaccini. E consegnata nel pomeriggio a Marco Meloni. “Prima c’era una fortissima rigidità, poi nel pomeriggio qualcosa è cambiato”, spiegano fonti parlamentari dem. Gli ‘sherpa’ hanno lavorato fino all’ultimo sui dettagli del documento da portare in Direzione. In pratica il voto ai gazebo resta la regola, ma in alcuni casi è consentito il voto da remoto, voluto con forza da Elly Schlein. Il compromesso non è piaciuto a Paola De Micheli, candidata alla segreteria, che nel pomeriggio aveva annunciato barricate contro il voto online.

La De Micheli si sfila: non ho votato, resto contraria al voto digitale

“Non ho cambiato idea – spiega – non ho partecipato al voto in quanto ritengo l’applicazione così estesa del voto online per le primarie una forzatura nel metodo. Considerato che mancano solo 40 giorni alle primarie. Ma anche nel merito. Poiché l’eventuale trasformazione del Pd in un partito anche digitale ha bisogno di una discussione. E di una decisione da parte degli iscritti al Partito Democratico. Dopo questa pausa di poche ore mi rimetto a fare opposizione”, aggiunge furibonda. “E  a girare l’Italia per spiegare le mie idee per il lavoro, transizione ambientale e sanità. Come ho fatto ogni giorno in questi mesi”.

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