Pd alle comiche finali: i suoi leader invocano il “nuovo” e poi plaudono al ritorno di D’Alema
Prima invocano l’avvento di «una nuova classe dirigente» e poi ingoiano il ritorno all’ovile di reperti d’antiquariato come D’Alema e Bersani. Basta e avanza per dedurne che le idee nel Pd restano flaianamente «poche ma confuse». Non è un pregiudizio della destra, ma il (severo) giudizio di un uomo di sinistra come Massimo Cacciari che ha già annunciato di non voler partecipare alle primarie dem perché non gli è chiaro «su che cosa divergano» le tesi di Stefano Bonaccini da quelle di Elly Schlein. O il programma di Gianni Cuperlo dalle soluzioni di Paola De Micheli.
Cacciari in tv: «Non parteciperò alle primarie»
Il filosofo si riferiva in particolare alle «politiche fiscali» e a quelle del «lavoro». Invece tutto si sta riducendo alla disputa tra chi demonizza il passato renziano (Schlein) e chi preferisce glissare (Bonaccini). Oppure tra chi sogna la riedizione dell’alleanza con i 5Stelle e chi, al contrario, con i grillini non prenderebbe più neanche un caffè. Sia come sia, appare chiaro che più si avvicina la scadenza delle primarie – la data è stata fissata al 26 febbraio – più la difficoltà del Pd si appalesa come molto strutturale e poco congiunturale. Prova ne sia anche la disputa sul nome. All’ex-ministro Andrea Orlando non dispiacerebbe “Partito del lavoro“.
La crisi del Pd è ormai strutturale
Ma è un’idea alquanto vaga ed estemporanea. Sembra rimediata lì per lì, giusto per recuperare un ruolo sul fronte dei diritti sociali, allegramente sguarnito per irrobustire il presidio dei diritti civili. Un ritorno al Quarto stato dopo la lunga missione in nome e per conto del terzo sesso. Ma i nomi, si sa, sono conseguenza delle cose. L’impressione, dunque, è che difficilmente il congresso del Pd – al di là che incoroni Bonaccini o la Schlein (gli altri due sono fuori della contesa) – sia in grado di segnare quella svolta auspicata dai suoi elettori. Somiglia, semmai, a un ultimo atto, a un sipario calato dopo uno spettacolo del quale nessuno chiederà il bis.