Palermo, ancora un caso di ipotermia. Nell’aula si gela: si sente male all’università e finisce in ospedale

29 Gen 2023 12:52 - di Prisca Righetti
ipotermia

È successo ancora, e ancora una volta a Palermo. Dopo il caso che la cronaca ha denunciato appena 3 giorni fa, della bambina di 10 anni della scuola elementare Emanuela Loi, nel quartiere Passo di Rigano, dove i riscaldamenti sono fuori uso per un guasto mai riparato, si è sentita male per il freddo ed è andata in ipotermia, sempre nel capoluogo siciliano – stavolta però all’Università – la stessa sorte è toccata a una donna che seguiva un corso di formazione in un’aula non riscaldata. Accusato un malore, e chiamati i soccorritori del 118, la donna è ora ricoverata in ospedale per ipotermia.

Palermo, ancora un caso di ipotermia in aula: stavolta all’Università

«Da due settimane seguiamo le lezioni senza riscaldamenti in un ambiente gelido», ha riferito un altro corsista, e riporta il Tgcom24 sulla vicenda. Tutto è precipitato nell’aula 12 dell’edificio 19 di Viale delle Scienze dell’ateneo palermitano. La donna, insieme ad altri iscritti al corso, stava seguendo una lezione per insegnanti di sostegno quando ha cominciato a stare male. Date le condizioni della donna, tra preoccupazione e il freddo intenso, i colleghi chiamano immediatamente i soccorsi. Ed è proprio ai sanitari intervenuti sul posto che i corsisti, spiegando la situazione, hanno esposto le loro proteste per le condizioni disagevoli dell’aula. A quel punto, l’ateneo ha messo a disposizione un’altra aula, stavolta riscaldata, per terminare la lezione.

Una donna si sente male per il freddo mentre segue un corso universitario

Come spiega sempre il Tgcom24 sulla vicenda, allora, la donna, che è arrivata in ospedale spaventata e «con la saturazione bassissima», ha denunciato quanto accaduto raccontando per filo e per segno quanto vissuto nelle ore (ma anche nei giorni) precedenti il malore e il ricovero. «Ho una cardiopatia ed è da due settimane che in aula si gela. Dai climatizzatori sembrava uscisse aria fredda. Eravamo vestiti come se dovessimo andare sulla neve», ha spiegato la corsista. «Me la sono vista brutta. Avevo le labbra nere e non riuscivo più a muovermi. Ero come paralizzata. Prima del malore (in aula c’erano anche donne incinte), sono andata più volte in bagno per cercare un po’ di calore nei dispositivi per asciugare le mani», ha anche aggiunto.

«Avevo le labbra nere e non riuscivo più a muovermi»: è il secondo ricovero per ipotermia a Palermo, in 3 giorni

E ancora. «Sono due settimane che insieme agli insegnanti chiediamo di risolvere questa situazione incresciosa. Le lezioni durano molte ore. Sono impegnative, come giusto che sia. Ma dovrebbero essere garantite le condizioni adeguate per seguire al meglio il corso. È incredibile che la soluzione sia stata trovata solo dopo che sono finita in ospedale»… Netta la replica del direttore generale dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Agnello. Il quale ha fatto subito sapere che: «Abbiamo avviato un’indagine interna per appurare quanto sia accaduto. E per prendere le dovute e necessarie misure in merito a questa situazione incresciosa e inaccettabile. Stabiliremo tutti i livelli di responsabilità. E la funzionalità degli spazi sarà ripristinata al più presto. Seguiamo con assoluta attenzione le condizioni di salute della corsista». La speranza, allora, è che almeno questo secondo, increscioso caso, metta in allerta e faccia provvedere chi di dovere. Perché situazioni del genere non abbiano più a ripetersi.

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