Matteo Richetti sta meglio ma i No Vax si scatenano con i deliri sull’origine del “malore improvviso”

13 Gen 2023 18:26 - di Marta Lima

Un anno e mezzo senza un giorno di vacanza. Elezioni. Impegni politici. Familiari. Qualche preoccupazione di troppo. Tutto qui”. Lo scrive Matteo Richetti su Twitter, postando una foto dall’ospedale Gemelli. “Ma sono già in ripresa e vi ringrazio tutti per la quantità spropositata di affetto che mi state manifestando da ore”. Tanta paura, dopo lo svenimento di ieri e il ricovero in ospedale, ma nessuna conseguenza per il parlamentare di Italia Viva, purtroppo “vittima”, sui social, del solito popolo – spesso anonimo – dei No Vax complottisti, che si divertono a trovare correlazioni tra i vaccini e il “malore improvviso”. Ma lui, Richetti, non se ne cura e su Twitter ringrazia “tutto il personale sanitario del Gemelli e anche coloro che mi hanno soccorso alla Camera, per la professionalità, la gentilezza e soprattutto per la pazienza avuta”.

Matteo Richetti, 48 anni, capogruppo di Azione/Iv, era stato ricoverato per accertamenti al Gemelli dove ha trascorso la notte. Dopo un primo controllo nell’ambulatorio di Montecitorio, per precauzione il parlamentare è stato trasferito nell’ospedale romano.

Matteo Richetti e la dietrologia dei No Vax sui vaccini

“Niente scherzi Matte’, mi raccomando!”, aveva twittato subito dopo il ricovero il leader di Azione, Carlo Calenda, poi tutti gli altri, di tutti i partiti, con una vicinanza bipartisan. Meno solidale e accogliente, per Richetti, il clima sui social, dove si sono scatenati i No Vax complottisti, che in ogni #maloreimprovviso, come da hashtag di tendenza su Twitter, vedono la conseguenza dei vaccini. Qualche messaggio delirante i rete; “Malore da stress per Richetti titolano i giornalisti bufalai…“. “Tutto pur di nascondare che potrebbe essere l’ennesimo caso di effetti avversi da vaccino”, “Cadono come birilli anche in Parlamento”, “Come sta Richetti  il capogruppo alla Camera? A cosa è dovuto il suo #maloreimprovviso? Sarà fatta finalmente un’indagine seria?”, scrive un altro, senza vergogna.

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