Lombardia, il sondaggio che umilia la Moratti e fa sbottare Majorino: “Portate jella…” (video)

3 Gen 2023 20:25 - di Alberto Consoli
Sondaggio Moratti

Le Regionali in Lombardia, così come le ha definite Giorgia Meloni, saranno un test utile per sondare la solidità del governo. E i segnali che arrivano sono ottimi per il centrodestra, umilianti per Letizia Moratti e non certo incoraggianti per Pierfrancesco Majorino. Lincapacità degli avversari di trovare un candidato condiviso, del resto sta a certificare la disunità delle opposizioni sia a livello locale che nazionale. L’ultimo sondaggio reso noto durante la trasmissione L’Aria che Tira in onda su La7 la dice tutta. E vede il il presidente uscente Attilio Fontana, sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, al 45,1%Pierfrancesco Majorino (Partito democratico e M5s) è al 40,1% e Letizia Moratti (Azione e Italia Viva) si trova nel sottosuolo, all 14,8%. Insieme avrebbero oltre il 54%, ma sono in corsa in solitaria. Bene così.

Letizia Moratti, sondaggio umiliante

A parte l’umiliazione della candidata del Terzo Polo, Letizia Moratti, il sondaggio ha fatto vacillare Majorino. Ricordiamo che nel Pd prima di Natale circolava un sondaggio riservato nel quale il distacco da Fontana era minimo.  Ora le cose cambiano e stanno cominciando a delinearsi con tutt’altra piega. Alla luce del sondaggio, il conduttore Francesco Magnani lo punzecchia con una domanda che fa saltare sulla sedia il candidato Pd. “E’ pronto all’assalto al cielo leghista, considerato che la Lombardia è la roccaforte del partito di Matteo Salvini?”. Majorino è sbottato, tradendo molto nervosismo: “Beh, mi state portando un po’ jella voi dell’Aria che Tira! Ve lo dico perché nel servizio e anche in questa domanda c’è l’idea…. Io me la gioco per vincere, mica per partecipare… io non sono uno di quelli che vuole perdere bene, categoria terribile della politica…”.

Majorino si stizzisce con il conduttore de “L’Aria che tira”

Particolarmente stizzito e dando degli jettatori al conduttore e a i sondaggisti ha proseguito negando l’evidenza:  “Come si vede dai sondaggi, la partita è apertissima… se possiamo evitare il dibattito del giorno dopo, ma fare quello di cinque settimane prima sarei più contento… Lo so che la sfida è difficilissima però dopo 28 anni è il momento di cambiare, soprattutto nel campo della sanità. In Lombardia non ci meritiamo Fontana e Gallera”. Peccato che i lombardi la vedano molto diversamente. Chi sta guardando un altro film è Carlo Calenda, che non ha dubbi: “Non credo sia così difficile vincere. I lombardi a febbraio dovranno scegliere tra quello che si metteva la mascherina storta (Fontana); e quelli che vogliono chiudere i termovalorizzatori. Qui se viene sconfitto Fontana crolla la Lega di Salvini e cambia anche il governo in Italia”. Per ora i sondaggi dicono che la candidata sua e di Renzi sta facendo una figuretta magra. Ognuno gode come crede…

Un laboratorio per il Pd

Inutile sottolineare come le Regionali in Lombardia costituiscano un  laboratorio della sinistra che sarà. Il centrosinistra ha scelto un candidato, Pierfrancesco Majorino, ben delineato, di sinistra sinistra. In opposizione netta al Terzo Polo. Il risultato delle elezioni inciderà, in modo pressoché determinante, anche sul congresso del Partito Democratico, dove per ora non si capisce nulla. Per questo il nervosismo e l’ansia da prestazione di Majorino sono evidenti.

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