Le inquietanti rivelazioni di Baiardo a Giletti: «Ho visto i fogli dell’agenda rossa di Borsellino»

23 Gen 2023 13:03 - di Mia Fenice
Baiardo

Salvatore Baiardo, ex uomo di fiducia dei boss Graviano, che aveva “profetizzato” a novembre l’arresto di Messina Denaro, torna a parlare su La7.  Ancora una volta Baiardo fa un’intervista tra dichiarazioni scioccanti e allusioni altrettanto inquietanti. Intervistato da Massimo Giletti a Non è L’Arena ci tiene subito a precisare: «Le mie non erano profezie, queste sono cose delicate, serie».  «La fonte non posso dirla, non in tv», dice rispondendo alla domanda chi è stata la sua fonte sull’arresto imminente di Messina Denaro. Due mesi fa, infatti, i primi di novembre, c’erano state le rivelazioni choc di Salvatore Baiardo, a Giletti per Fantasmi di mafia, su La7.

Baiardo parla a “Non è l’Arena”

«Non ci sono solo i Graviano, ci sono anche altre persone. Non parlo per bocca dei Graviano…», afferma. «Matteo Messina Denaro, Totò Riina, Bernardo Provenzano dove sono stati arrestati? Tutti e tre in Sicilia, mentre i fratelli Graviano sono stati arrestati a Milano, c’è qualcosa che non torna. I fratelli si stavano rifacendo un’altra vita. I pentiti non possono continuare a inventarsi le barzellette. Se i Graviano dovevano continuare a delinquere, sarebbero rimasti a Brancaccio», sostiene Baiardo.

Su Matteo Messina Denaro: «Penso che non ne abbia per molto»

Quanto a Messina Denaro dice: «Spiace per questa persona, è giusto che sia dov’è adesso, ma penso che non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quello che è successo (l’arresto ndr)…». E a Giletti che lo incalza sottolineando che in pochissimi, a detta del medico che l’aveva in cura, sapevano della malattia del boss replica ancora: «La mia fonte arriva dall’ambito palermitano, non dai Graviano».

Sull’agenda rossa di Borsellino

Baiardo parla non solo del boss che è stato arrestato la scorsa settimana ma anche dell’agenda rossa di Borsellino svanita nel nulla dopo l’esplosione della bomba durante la strage di via D’Amelio. «Ho visto dei fogli che riproducevano l’agenda rossa di Paolo Borsellino». E ancora: «Chi l’aveva deteneva il potere». «Quell’agenda rossa è passata da mano in mano», ha aggiunto. E rivolto al conduttore Massimo Giletti: «Lei sta rischiando parecchio, a 360 gradi, fa del buon giornalismo ma sta rischiando, e non solo a livello di mafia».

 

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