Lazio, la disperazione di D’Amato che cerca di far passare Rocca per un no vax e fa autogol

7 Gen 2023 17:50 - di Redazione
Rocca no vax

Scritte no vax alla Asl di Torrenova, a Roma Sud. Un episodio al quale il candidato del centrodestra del Lazio Francesco Rocca ha subito dedicato un commento sulla sua pagina social. “Da anni – ha scritto Rocca – seguo in prima persona la delicata realtà degli operatori e delle strutture sanitarie sotto attacco. Una priorità nazionale e internazionale. La sicurezza di chi porta soccorso necessita di sensibilizzazione, ma anche di pene più severe. Gli imbrattamenti di oggi alla Asl di Torrenova, a Roma, sono l’ennesima riprova della necessità di interrompere questa folle dinamica“.

Primari e medici in fuga dagli ospedali romani

Rocca allarga dunque la prospettiva facendo rientrare giustamente l’atto vandalico degli imbrattamenti nel fenomeno più generale delle aggressioni e degli insulti ai danni degli operatori sanitari. Episodi che si verificano ormai con frequenza sempre più allarmante. E non solo nel Lazio. Una tendenza che è tra le cause dell’abbandono dei pronto soccorso da parte di medici e primari. E di cui scrive oggi il Messaggero. “Anno 2023 – si legge in un servizio di Francesco Pacifico – si accelera la fuga dai pronto soccorso di Roma e Lazio, sempre più nel caos, come dimostrano le attese negli ultimi giorni. Stando alle stime che girano tra i sindacati di categoria e le aziende sanitarie, sono ormai ogni mese almeno dieci i camici bianchi che abbandonano i Dea. Molti riescono a entrare nei reparti di medicina dove i turni sono meno massacranti, altri ancora – pur di fuggire dai Dea – decidono di darsi alla libera professione. Ma rispetto al passato, come detto, presentano le dimissioni anche i primari, che in teoria dovrebbero godere di condizioni economiche migliori”.

D’Amato non parla del disastro sanità nel Lazio e attacca Rocca sui no vax

Alessio D’Amato, che è assessore uscente alla Sanità del Lazio nonché candidato del centrosinistra alla presidenza del Lazio, anziché dire una parola su questo disastro e spiegare come mai nei pronto soccorso romani si fatica a farsi visitare dopo ore e ore di attesa, non trova nulla di meglio da fare che attaccare Rocca cercando di farlo passare per un no vax. Ecco la sua dichiarazione: “La violenza assurda di oggi a Torrenova ha una firma chiara: i no-vax e bisogna prendere le distanze, non è un episodio generico contro il personale sanitario è una campagna organizzata dai gruppi no vax che si firmano con un chiaro e riconoscibile simbolo. Auspico che Rocca condanni la follia dei no vax dicendolo chiaramente”.

Perché D’Amato non condanna gli ecovandali del Senato?

Ci sarebbe un’ultima domanda da rivolgere a D’Amato: come mai mezza sinistra difende gli imbrattatori quando lo fanno in nome dell’ecologia, come avvenuto nei giorni scorsi a Palazzo Madama, mentre l’imbrattamento dei no vax diventa “violenza assurda”? Il gesto violento è sempre violento e non ci pare che D’Amato abbia condannato gli attivisti di Ultima Generazione che hanno imbrattato il Senato. Anziché pensare ai post di Rocca faccia chiarezza lui prendendo le distanze da ogni forma di vandalismo.

Colosimo: Rocca ha gestito i centri vaccinali, D’Amato cosa dici?

Al candidato del centrosinistra D’Amato ha replicato anche Chiara Colosimo, deputata di FdI: “Vorrei ricordare all’assessore D’Amato che i maggiori centri vaccinali della nostra Regione sono stati tirati su e gestiti dalla Croce Rossa… e che proprio la Croce Rossa guidata da Rocca ha lanciato la campagna ‘Non sono un bersaglio’ per denunciare le violenze contro gli operatori sanitari già diversi anni fa. Va bene la campagna elettorale ma consiglio prudenza nelle dichiarazioni e nelle accuse perché si rischia di cadere nel ridicolo. Rocca viene da quella Croce Rossa che è stata in prima linea nell’emergenza Covid ed in tante altre emergenze e non ha bisogno di scendere sul campo delle insinuazioni perché per lui parla il suo lavoro”.

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