L’arresto del “capo dei capi” lo dimostra: la mafia non si combatte a parole, ma coi fatti
Dopo il blitz nella clinica, l’ormai ex superlatitante è stato trasferito prima nella caserma San Lorenzo, poi all’aeroporto di Boccadifalco, per essere portato in una struttura carceraria di massima sicurezza. Perché Matteo Messina Denaro non è solo il capo dei capi della mafia, l’uomo latitante da 30 anni. È, sembra ultroneo ribadirlo, un assassino senza limiti. Il ritratto perfetto del criminale che non ha nemmeno deterrenza etica, che uccide una donna con le proprie mani.
Mafia, Matteo Messina Denaro: una latitanza pluriennale consumata a casa propria
Tanti decenni fa si diceva che la mafia risparmiava donne e bambini, un affresco smarrito dinanzi alla prepotenza della forza del denaro, l’unico grande obiettivo dei mafiosi. Sarà la magistratura a stabilire perché, come accaduto per Riina e Provenzano, anche qui abbiamo assistito a una latitanza pluriennale consumata a casa propria.
Il successo di questa operazione è della Procura di Palermo, dei Ros, del Governo
Il lungo filo di cointeressenze di cui parlava Paolo Borsellino ha protetto, in un modo o l’altro, anche il criminale trapanese. Il Secolo d’Italia , sin dalla sua fondazione, è stato uno straordinario esempio di giornalismo nel fronte antimafia, anche attraverso memorabili relazioni in Commissione, come quella di Beppe Niccolai, che il 1976 incontrò finanche l’adesione di Leonardo Sciascia. Il successo di questa operazione è della Procura di Palermo, dei Ros, del Governo.
La mafia non si combatte a parole ma con azioni concrete
Ciò non significa affatto che vogliamo mettere il cappello su una vicenda che appartiene a tutti, ma ringraziare l’azione dell’esecutivo. Le polemiche sulla Cartabia sono francamente assurde. Fdi non l’ha votata e il Governo la cambierà, mentre i partiti che l’hanno approvata oggi strumentalmente ne sottolineano le lacune. Il governo Meloni è il peggiore avversario di tutte le mafie. Serve che su questo tema anche le opposizioni siano responsabili. La mafia non si combatte a parole ma con azioni concrete. E ciò che è accaduto oggi lo conferma.
* Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera