La scure dell’Ue sugli immobili: entro il 2030 i proprietari costretti a ristrutturare per tagliare le emissioni
10 Gen 2023 8:23 - di Redazione
Ce lo chiede l’Europa. E’ il mantra col quale i cittadini europei hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco adeguandosi alle norme comunitarie. E il nuovo fronte sul quale si starebbe per abbattere la scure di Bruxelles è quello degli immobili. Lo spiega oggi un servizio del Messaggero, che dà conto del fatto che i proprietari “saranno costretti a ristrutturare i propri immobili”. Al fine di tagliare le emissioni e di rendere la propria abitazione ecosostenibile.
Questa la conseguenza “della nuova direttiva europea sull’efficientamento energetico degli immobili. Un provvedimento sul tavolo di Bruxelles dalla fine del 2021, quando fu proprio Il Messaggero a svelarne la prima bozza. La direttiva ha sonnecchiato per un anno, ma adesso sta per andare a dama. Il prossimo 24 gennaio, salvo rinvii dell’ultimo minuto, dovrebbe essere approvata dalla Commissione energia del Parlamento europeo per poi essere definitivamente varata dal Parlamento entro il 13 marzo”.
Anche se il testo è ancora soggetto a modifiche “l’ultimo compromesso prevede che entro il primo gennaio del 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica «E». Dopo altri tre anni, nel 2033, sarà necessario un altro scatto e arrivare alla classe «D». E infine, sarà necessario arrivare tra il 2040 e il 2050 alle emissioni zero”.
Gli Stati membri della Ue avranno l’obbligo di garantire che i proprietari di immobili si adeguino alla direttiva. Che cosa accadrà sul mercato degli immobili è presto detto. “Non appena la direttiva europea entrerà in vigore – informa il Messaggero – l’effetto automatico sarà quello di ridurre il valore delle abitazioni che non rispettano i requisiti della direttiva. E in Italia sono tante. Nelle classi «G» ed «F», le due classi energetiche più basse, secondo gli ultimi dati dell’Enea, c’è il 60 per cento delle abitazioni residenziali”.