Iran, la folle tesi degli imam: pure la siccità è colpa delle donne che non portano il velo

17 Gen 2023 14:05 - di Redazione
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Colpa delle donne che non indossano il velo se sull’Iran si abbatte la siccità. La tesi è stata esposta dall’imam della città di Karaj, Mohammad-Mehdi Hosseini Hamedani, che rappresenta la Guida suprema sul territorio, e ha trovato ampio risalto sulla stampa locale. Sostanzialmente, la mancanza di pioggia sarebbe a reazione alle offese arrecate dalle donne a Dio. Un’idea che, per quanto assurda possa apparire, non è affatto nuova al fanatismo religioso iraniano.

Per gli imam in Iran pure la siccità è colpa delle donne

«Non si può pensare di vivere in un Paese islamico quando si entra in alcune istituzioni, centri commerciali, farmacie, eccetera che servono donne che hanno tolto l’hijab», avrebbe aggiunto l’imam, secondo quanto riportato dal Messaggero. La tesi di disastri naturali provocati dai comportamenti peccaminosi delle donne torna periodicamente, sostanzialmente insieme a ogni situazione climatica problematica.

Pure per il procuratore generale il velo è necessario per evitare i disastri naturali

Nel 2019 a esporla fu il procuratore generale Mohammad Jafar Montazeri, che sostenne che «il sistema giudiziario non permette alle donne di togliersi il velo in pubblico, perché provoca disastri naturali come inondazioni e terremoti». Nel 2016 fu la volta dell’imam di Isfahan, Seyyed Youssef Tabatabi-Nejad il quale sostenne che il prosciugamento del fiume Zayandeh-rud, il più grande dell’Iran, era dovuto al fatto che le donne che non portano più il velo e vestono «come se fossero in Europa». Per questo il leader religioso chiese al governo centrale di intervenire contro i social network «che incoraggiano le donne iraniane al vizio e all’indecenza».

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