Intercettazioni, nessuna fuga in avanti. Delmastro: “Hanno voluto fraintendere Nordio”

23 Gen 2023 9:12 - di Sara De Vico

“Nordio è una persona dall’umanità travolgente”. Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, dalle colonne de La Stampa fa chiarezza sul nodo delle intercettazioni. Per mettere fine alla narrazione di presunte fughe in avanti del Guardasigilli. E di contrapposizioni dentro il centrodestra.

Delmastro: hanno voluto fraintendere le parole di Nordio

Che cosa è successo? “Le stesse identiche giustissime parole pronunciate dal Nordio giurista in un convegno sono accolte in maniera diversa se le dice il Nordio ministro in conferenza stampa”. Ecco il punto, dice il parlamentare di Fratelli d’Italia. “Prendiamo quella frase, che condivido, sui mafiosi. Che in genere  non parlano di reati tra loro al telefono. Però poi sappiamo che qualcosa ogni tanto gli sfugge. E a questo servono le intercettazioni. Sacrosante. Ora, questa frase detta a un convegno ha un ascolto diverso. Se la dici in Parlamento si pone il problema di quale sia il retropensiero del ministro”. Che invece non esiste.

“Per mafia e terrorismo le intercettazioni non si toccano”

Nessun retropensiero. “È stato male interpretato. L’ha detto a modo suo, richiamando Richelieu. “Datemi una lettera e una forbice e farò impiccare chiunque”. Lui aveva subito detto, giustamente, che per mafia e terrorismo le intercettazioni non si toccavano. Ma nessuno l’ha ascoltato”. Quindi l’intervista si sposta sulla riforma Cartabia. “Non l’abbiamo votata perché figlia di una maggioranza che definirei non coesa”, risponde Delmastro.

La Cartabia va rivista, basta riforme spezzatino

“Il meccanismo dell’improcedibilità dopo il secondo grado non mi convince”, prosegue il sottosegretario. “Meglio sarebbe tornare alla prescrizione com’era. Solo che abbiamo un problema doppio. Queste riforme devono essere complete, basta con piccoli interventi emergenziali che trasformano la giustizia nel vestito di Arlecchino”. Problemi nella maggioranza? “Ricordo  che non esiste un partito unico di centrodestra proprio perché ci sono visioni diverse. Abbiamo però un programma comune sulla giustizia e faremo riforme di sistema, nell’arco di 5 anni, come la separazione delle carriere dei magistrati”.

Intercettare è un vulnus alla libertà: serve ai magistrati non per fare i titoli sui giornali

Sulle intercettazioni la linea è chiara. “Intercettare le comunicazioni è un vulnus terribile alle nostre libertà. Che concediamo alla magistratura perché riteniamo che sia un valore superiore l’accertamento di eventuali reati. Non per fare i titoli sui giornali. Il problema esiste e anche la sinistra se l’era posto. Infatti c’è stata una riforma Orlando. Una buona legge”.

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