Errori giudiziari, il generale Mori ringrazia Nordio: “Parole sante, il mio caso lo dimostra”

20 Gen 2023 15:54 - di Sara De Vico

“Ritengo che il ministro della Giustizia, citando un caso specifico, abbia voluto evidenziare il problema. Certe distorsioni nel nostro sistema giudiziario hanno causato danni rilevanti. E sovraesposizioni ingiuste a tante persone coinvolte in vicende penali”. Così all’AdnKronos il generale Mario Mori, ex comandante del Ros, citato dal Guardasilli ieri alla Camera per il lunghissimo processo subìto e finito con assoluzione piena.

Generale Mori: Il ministro Nordio ha ragione

Nel tornare a ringraziare i Ros dei Carabinieri per la cattura di Matteo Messina Denaro, Nordio ha richiamato esplicitamente il caso Mori. “Il comandante generale dei Ros, quello che praticamente in parte ha fondato questo organismo, è stato sottoposto per 17 anni a un processo penale. Dal quale alla fine è stato assolto con una carriera rovinata e senza che nessuno lo abbia risarcito”. Il Guardasigilli è stato molto netto, come è nel suo stile. “Vi pare che questa sia giustizia? A me pare che quando si parla di giustizia bisogna parlare anche di errori giudiziari. Vi pare civile che uno stato metta sotto processo i suoi più fedeli servitori.  Che vengono eliminati ed estromessi dalle cariche più importanti?”. Mori era accusato di non avere catturato, ad ottobre del ’95 il boss Bernardo Provenzano consentendogli di rimanere latitante.

Un riconoscimento a chi lavora in silenzio e non può difendersi

“Sinceramente – prosegue il generale – non mi aspettavo di essere citato in maniera specifica. E le parole dell’onorevole Nordio mi hanno fatto ovviamente piacere. Anche perché le considero come un riconoscimento rivolto ai tanti operatori delle forze di polizia che in silenzio e senza le possibilità che io ho avuto di difendermi, hanno dovuto subire considerazione e critiche ingiuste”. Penso – conclude l’ex comandante del Ros – che il mio caso giudiziario sia andato, per tempi e modalità di svolgimento, al di là di quella che dovrebbe essere una trattazione normale. Però ho potuto fare la mia carriera malgrado tutto . E non so se avrei potuto ottenere di più di quanto in effetti ho ottenuto. Altri hanno subito danni più gravi e determinanti per le loro carriere”.

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