Insegnante di ginnastica ritmica interdetta. L’accusa: maltrattamento di ragazze minorenni

24 Gen 2023 8:59 - di Emanuele Valci
insegnante di ginnastica ritmica

Una vicenda che ha creato sconcerto e rabbia. Un’insegnante di ginnastica ritmica finisce nei guai. È accusata di maltrattamenti aggravati dalla giovane età delle persone offese. Le vittime sarebbero otto. Al vaglio, le condotte dell’allenatrice dal 2017 ad oggi. La polizia di Brescia ha dato esecuzione a una ordinanza interdittiva emessa dal Giudice per le indagini preliminari.

Le confidenze sull’insegnante di ginnastica ritmica

Nel settembre dello scorso anno la Squadra mobile ha raccolto le confidenze di una madre in merito a presunte condotte illecite dell’insegnate di un’Accademia per atlete di ginnastica ritmica, affiliata alla “Federazione Ginnastica d’Italia”.  Il tutto avveniva, durante gli allenamenti, nei confronti delle figlie e di altre giovani ginnaste di età compresa tra i 10 e i 14 anni.,

Videoregistrazioni e assistenza della psicologa

Gli agenti hanno avviato le indagini attraverso le audizioni protette delle presunte persone offese minorenni, videoregistrate e assistite da una psicologa. Sono state anche ascoltate oltre venticinque persone, tra vittime, testimoni, genitori delle ginnaste, colleghi dell’indagata, psicologi cui si erano rivolte talune atlete. E anche gli stessi vertici della Federazione nazionale.

Le chat di messagistica pregresse

Ma non solo. Gli esperti hanno effettuato l’analisi degli apparecchi telefonici e dei dispositivi telematici, grazie alla quale hanno recuperate tracce delle chat di messaggistica pregresse e di riprese video di alcuni episodi, talora effettuate dalla stessa indagata. Secondo la valutazione espressa nell’ordinanza interdittiva, gli elementi raccolti avrebbero confermato il quadro indiziario. E avrebbero spiegato la ragione per la quale le giovani ginnaste avrebbero abbandonato l’Accademia anche a fronte di prospettive di grande successo sportivo, persino in campo internazionale.

Per continuare a leggere l'articolo sostienici oppure accedi