Il Tino – Fiumicino

28 Gen 2023 0:01 - di Redazione

Il Tino
Via Monte Cadria, 127 – 00054 Fiumicino – Roma
Tel. 06/5622778
Sito Internet: www.ristoranteiltino.com

Tipologia: creativa / pesce
Prezzi: menù degustazione: Prima Boa 120€, Regata 150€; due portate + dolce, a scelta tra quelli dei menù, 90€, tre portate + dolce 120€
Chiusura: Martedì e Mercoledì; da Giovedì a Lunedi a pranzo

OFFERTA
Quella di Lele Usai non può più definirsi, semplicemente, una “cucina di mare”. Perché se è vero che il pesce, acquistato in asta a Fiumicino, è assoluto protagonista dei suoi piatti, è altrettanto vero che le tecniche di conservazione e lavorazione della materia prima, lo stile di cottura e gli insoliti accostamenti portano la sua cucina a livelli di eccellenza e d’avanguardia come pochi nella regione. Non tutti, infatti, utilizzano un frigorifero “a ozono” appositamente studiato, con il quale si possono controllare umidità, ventilazione e proliferazione batterica. Il risultato è stupefacente, con pesci serviti dopo 7-15-20 giorni di frollatura, con gusti più intensi e sapori nuovi. La carta non è ampia ed è caratterizzata dai due menù degustazione (Prima Boa 120€, Regata 150€), dai quali è possibile scegliere singoli piatti, per una cena di minore impegno. Dopo il benvenuto della cucina, una ricciola con gel di Champagne e scenografico estratto alla malva, abbiamo gustato il “giardino iodato”, piatto signature: gambero rosso e bianco, seppia, cozza, scampo, lampuga, accompagnati da un infuso di erbe aromatiche per un insieme che ci ha lasciato ammirati. Alla pezzogna frollata 20gg con garum ed estratto di salicornia abbiamo preferito il dentice maturato 7gg con crema di carote e salsa barbecue. A seguire, le linguine “Scorpion & Scorpion”, finite di cuocere nel sugo di peperone, con scorfano, peperoncino e “prosciutto” di scorfano, un piatto da bis per piacevolezza ed equilibrio; impeccabile il risotto agli scampi, mantecato con burro alla vaniglia e sfumato nel whisky torbato. Abbiamo chiuso in bellezza col “morone” cotto in argilla su alga nori con fagiolini di mare e burro acido. Insolito ma gradevole il gelato al fior di latte, aglio, olio e peperoncino servito come pre dessert, mentre il semifreddo alle erbe aromatiche ha donato freschezza al fine pasto. Caffè di buona persistenza aromatica.

AMBIENTE
Un’unica grande sala con pochi tavoli, cucina a vista, arredo sobrio e apparecchiatura essenziale. Lo sguardo spazia tra la foce del Tevere e prestigiose imbarcazioni.

SERVIZIO
Nella nostra serata era tutto al femminile, coordinato dalla brava sommelier: simpatico, affabile e molto professionale. Un punto di forza.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2023 – www.lapecoranera.net

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