Il Senato celebra il Giorno della Memoria. La Russa: «Mai più antisemitismo e antisionismo»

26 Gen 2023 12:40 - di Michele Pezza
La Russa

Una cerimonia solenne, quella svoltasi in mattinata nell’aula del Senato alla presenza del presidente Ignazio La Russa. E che ha visto la partecipazione delle delegazioni della Comunità ebraica. Quella nazionale, rappresentata da Noemi Di Segni, quella romana guidata da Ruth Dureghello e, infine, la delegazione milanese capeggiata da Walker Meghnagi. Oltre a loro, anche Alon Bar, ambasciatore d’Israele in Italia e a San Marino. Tutti ospiti di La Russa nell’aula di Palazzo Madama in occasione della vigilia del Giorno della Memoria. Era infatti il 27 gennaio quando furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, il più famigerato tra i campi di concentramento nazisti.

Così La Russa alla presenza delle Comunità ebraiche

A coloro che ancora ne portano i segni e ai loro diretti eredi si è rivolto con parole accorate il presidente del Senato nel ricordare l’importanza di quella che ha definito «una ricorrenza che tocca i cuori delle coscienze di tutti». L’obiettivo affidato da La Russa alla commemorazione del martirio degli ebrei è ambizioso: rendere sempre più «memoria condivisa l’immane tragedia della Shoah». Fino a farla diventare patrimonio inalienabile di una comunità nazionale «che rifiuta con forza ogni forma di odio, di discriminazione, di razzismo, di antisemitismo ed antisionismo». Da anni il presidente del Senato intrattiene rapporti improntati a cordialità e stima con le Comunità ebraiche.

Le leggi razziali e il 17 novembre

Era ministro della Difesa, ha ricordato, quando nel 2008 rese omaggio ai caduti ebrei della Prima guerra mondiale assieme all’allora capo della Comunità israelitica di Roma, Pacifici. «In quella occasione – ha ricordato – indicai tra le tante giornate importanti, non come quella odierna, anche il 17 novembre». È il giorno in cui, nel 1938, entrarono in vigore le leggi razziali. «Occorrerebbe una apposita norma, il Senato potrebbe sicuramente pensarci», suggerisce. Infine, l’appello a non esaurire la ricorrenza di domani in una solennità sterile. «Vorremmo che il Giorno della Memoria – ha concluso La Russa – entrasse nella quotidianità, che entrasse nelle scuole, nel cuore dei giovani perché ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria».

 

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